ISOLA G.S. – Gli olivicoltori abruzzesi, per la prima volta, si danno appuntamento ai piedi del Gran Sasso, per partecipare, domani, alla 14esima edizione del campionato regionale di potatura dell’olivo allevato a vaso policonico. Una manifestazione, organizzata dal Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Abruzzo, sotto la supervisione del dottor Luciano Pollastri, che in questa edizione si svolgerà a Isola del Gran Sasso.
Dopo anni di competizioni una delle manifestazioni più importanti nel panorama agricolo regionale si sposta nell’entroterra teramano. Un format che prevede la partecipazione di 35 concorrenti provenienti da tutta la regione che si sfideranno a colpi di forbici, seghetto e svettatoio, per aggiudicarsi il titolo regionale della potature e per entrare tra i magnifici quattro che si qualificheranno per la fase nazionale della competizione.
IL PROGRAMMA. Ricco il programma della giornata che vedrà lo svolgimento delle gare all’interno dell’Oliveto “Eredi Fortezza” e che inizierà alle 8.15 con il raduno dei partecipanti presso il santuario di San Gabriele dell’Addolorata dove, i padri passionisti, benediranno gli attrezzi per la potatura. Successivamente, ci si sposterà al frantoio Gran Sasso, dove Antonio Trivellizzi, farà gli onori di casa e dove si svolgeranno le fasi preliminari della gara con l’estrazione delle pettorine. Alle 10.30, dopo essere arrivati sul campo di gara, gli olivicoltori daranno vita alla sfida di potatura. I partecipanti si cimenteranno su due piante di ulivo a testa e avranno 30 minuti per terminare il loro compito e il loro lavoro sarà giudicato da un gruppo di esperti sulla base di precisi parametri tecnici. Come, detto, però, la giornata vivrà anche momenti di convivialità e di riscoperta del territorio. Prima della proclamazione dei vincitori, infatti, si terrà, per i partecipanti e per i loro accompagnatori, una visita guidata in un’antica bottega ceramica di Castelli.
IL TERRITORIO. L’evento rappresenterà un’ottima vetrina per le peculiarità dell’entroterra teramano, chiamato per la prima volta ad ospitare la manifestazione di livello regionale. Un concetto sottolineato anche da Antonio Trivellizzi, del Frantoio Gran Sasso, che si è speso in prima persona, al fianco del dottor Pollastri, nell’organizzazione dell’evento. «Nel nostro entroterra l’unica coltura che resiste è oramai quella delle olive – dice Trivellizzi – una pianta che, nonostante le difficoltà, ci permette di fare un olio di gran pregio. Un territorio, il nostro, su cui continuo ad investire». Tra i progetti di Antonio, infatti, c’è anche quello di mettere a dimora 1.200 nuove piante di ulivo nelle campagne che circondano Isola del Gran Sasso. Una nuova scommessa su e per il territorio.