TERAMO – Il sottopasso ferroviario a Cartecchio adesso è realtà e il taglio del nastro fatto dal sindaco in carica Gianguido D’Alberto e da quello emerito Mauruzio Brucchi, è stata occasione per rassicurare chi teme che resti definitiva la mancanza di attraversamenti pedonali o marciapiedi: domattina il passaggio a livello di Villa Pavone, in via Melozzi diventa cantiere per realizzare il sottopasso riservato ai pedoni e alle biciclette. Lo ha assicurato Carlo D’Adiutorio, uno dei due titolari dell’impresa che su commissione di Rete Ferroviaria italiana, ha realizzato in tempi record (24 mesi) questa imponente opera infrastrutturale che fonda su una palificazione di circa 30 metri sul fronte collinare e permette di passare sotto alla linea ferroviaria, la cui realizzazione ha imposto uno stop di sole 56 ore al traffico ferroviario sulla linea Teramo-Giulianova. A tagliare il nastro, a Cartecchio, due sindaci: quello in carica, Gianguido D’Alberto e quello emerito Maurizio Brucchi. Una inaugurazione bipartisane, che D’Alberto ha voluto per rendere merito a chi questa opera l’ha avviata (l’amministrazione guidata da Brucchi) e soprattutto a chi ha contribuito a trovare parte dei finanziamento da aggiungere ai 6 milioni di Rfi (l’allora assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, invitato ma assente per impegni professionali). C’erano anche lo stato maggiore di Rfi (con il responsabile nazionale programma di eliminazione passaggi a livello, Marco Marchese), committente dei lavori, il sottosegretario regionale UMberto D’Annuntiis che ha la delega ai Trasporti, il consigliere regionale Pietro Quaresimale, i titolari dell’impresa Luigi e Carlo D’Adiutorio di Montorio al Vomano.
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