TERAMO – Vanno a toccare un nervo scoperto della Asl di Teramo i provvedimenti firmati ieri mattina dal neo assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, che consentono una serie di assunzioni nelle aziende sanitarie abruzzesi. A Teramo sono state autorizzate quelle di 2 dirigenti medici di anestesia e rianimazione e altrettante in nefrologia. Ma fosse facile! E’ proprio il settore, il primo, che da tempo l’azienda sanitaria teramana tenta di rinforzare, assistendo però, inesorabilmente, a concorsi che vanno deserti o che richiamano un numero davvero esiguo di medici. E molti, al dunque della selezione, preferiscono accettare altre sedi, piuttosto che lavorare in uno dei presidi teramani. Il direttore generale Roberto Fagnano lo denuncia da tempo: anestesisti e radiologi sono ‘razza’ quasi in estinzione. Ciononostante, i provvedimenti che portano le firme della Verì e del direttore del Dipartimento salute e welfare, Angelo Muraglia, permettono una nuova, ampia, infornata di medici e personale delle professioni sanitarie in tutto l’Abruzzo. Sono assunzioni immediate, da effettuarsi nelle more della predisposizione dei piani triennali del fabbisogno del personale. Teramo è fanalino di coda nel numero di assunzioni autorizzate, ma esce da un 2018 che è risultato epocale per quel che riguarda l’entrata in servizio di nuovo personale (sono stati in totale 600 tra infermieri e operatori socio-sanitari, di cui 253 a tempo indeterminato, 160 a tempo determinato e 187 con contratti di somministrazione lavoro). Per qualche riguarda i medici è la All di Lanciano-Chieti-Vasto a registrare l’incremento maggiore: ad essa sono destinate ben 30 nuove assunzioni a tempo indeterminato, tra medici anestesisti (8), di chirurgia generale, gastoenterologia, medicina interna (5), ortopedia (2), otorino, radiodiagnostica (4), urologi (2), biologi (2), veterinari e farmacisti. A questi si aggiungono anche tecnici della prevenzione (2) e di laboratorio (4). A Pescara sono previste le assunzioni di 16 infermieri e di 13 operatori socio-sanitari, mentre ad Avezzano-Sulmona-L’Aquila due dirigenti medici di malattie infettive e uno di ginecologia e ostetricia.
Tutto questo mentre la direzione strategia della Asl teramana comincia a fare concretamente i conti con i pensionamenti di ‘quota 100’, ampiamente annunciati e che sono campanello d’allarme per il futuro degli ospedali teramani. Ad oggi, sono previste le dimissioni volontarie attraverso le nuove modalità previste dal Governo, tra medici, professioni sanitarie e amministrativi, di 5 unità dal 1° settembre, 8 ad ottobre, 5 tra novembre e dicembre.