TERAMO – Prove tecniche di collaborazione al tavolo tecnico voluto dai sindacati della Teramo Ambiente, per trovare un punto di intesa sull’organizzazione del lavoro e sulla sicurezza dei dipendenti dell’igiene pubblica. Pur restando il clima di incertezza sul futuro e sugli sviluppi societari della partecipata, qualcosa sul fronte della rimodulazione dei circuiti di raccolta, e soprattutto dell’arrivo di nuovi mezzi, pare si stia muovendo. Nell’immediato futuro è possibile che TeAm introduca equipaggi allargati, oltre il solo conducente, e che si possano utilizzare mezzi più grandi che riducono il numero di giri di raccolta, avendo maggiori capacità di carico. Buonsenso e concretezza hanno dominato il confronto, caratterizzato dalla presentazione della proposta operativa da parte del responsabile dell’area tecnica e servizi TeAm, Pierandrea Giosuè, assistito dal responsabile dei servizi di igiene urbana, Cesare Neri. Il tavolo di discussione, dunque, tende ad ‘alleggerire’ il carico i lavoro sugli operatori di ogni turnazione, tenendo presente il rispetto della sicurezza degli stessi e i pesi che ciascuno deve sollevare durante i giri di raccolta. Messa da parte per un momento l’ipotesi di un anticipo dell’orario notturno dell’entrata in servizio, l’orientamento sarebbe quello di gestire con squadre di almeno due operatori i circuiti di raccolta. Fino alla possibilità, con il ricorso a mezzi più grandi che hanno le attrezzature per caricare i mastelli, specie quelli condominiali, di vedere all’opera fino a due operatori oltre al conducente del mezzo. La proposta è al vaglio delle Rsu (c’erano Rita Di Ferdinando, Antonio Matè, William Rossi e Massimo Di Carlo). Alla presenza dei rappresentanti dell’ufficio ambiente del comune (gli ingegneri Alessandra Di Giuseppe Cafà e il dirigente Remo Bernardi), è stata discussa anche l’ipotesi dell’acquisto di tre nuovi mezzi per la raccolta porta a porta, investimento che sarebbe previsto nel Pef 2019 di recente approvato dal Consiglio comunale. Ipotesi fattibile, una volta superate le valutazioni sull’idoneità degli stessi al sistema di raccolta attualmente in uso a Teramo e anche alla luce delle eventuali modifiche organizzative, qualora fossero introdotte, ad esempio, le isole ecologiche. Approfondimento rinviato, prima di ritrovarsi di nuovo per concordare l’applicazione delle modifiche: il tavolo ha deciso di aggiornarsi a dopo il 16 aprile, data che in Teramo Ambiente sembra rivestitre ormai ruolo epocale.
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