TERAMO – La pioggia temuta alla vigilia ha reso ancor più suggestiva la Via Crucis anticipata che il vescovo di Teramo, monsignor Lorenzo Leuzzi, ha allestito assieme alla Pastorale dei giovani nello scenario del Teatro romano. Circa 400 persone hanno sfidato il maltempo per assieparsi lungo la balaustra di via Paris e seguire l’evolversi delle 14 scene della passione di Cristo verso il Golgota, in una serata che ha costituito un esordio assoluto per una tale ambientazione scenica. Una curata sceneggiatura, con un gioco di luci che ha esaltato le rovine del teatro, due schermi giganti che hanno replicato le immagini della diretta web sulla tv della Diocesi e reso ancor più fruibile la Via Crucis, ha regalato a Teramo una inedita rappresentazione ma anche sottolineato realisticamente quale cornice architettonica e preziosa la città può vantare. Sul terrapieno dell’anfiteatro ha dominato la Via Crucis la grande croce del Sinodo, rientrata in Diocesi dopo il giro delle parrocchie, alle spalle della quale il vescovo ha presieduto la celebrazione. Ogni stazione è stata allestita con meditazioni e preghiere preparata dai giovani delle 14 parrocchie della forania di Teramo (nell’ordine dalla prima alla 14esima: Santa Maria Assunta nella Cattedrale, parrocchia di Sant’Antonio, di Santo Spirito, del Santuario Madonna delle Grazie e di San Silvestro in Miano, di Santa Rita in Piano della Lenta, di San Gabriele dell’Addolorata in Colleparco, di San Lorenzo Martire in Nepezzano, di San Berardo, di San Francesco d’Assisi in San Nicolò a Tordino, della Madonna della Salute in Villa Mosca, della Madonna della Cona, del Sacro Cuore, del Cuore Immacolato di Maria, di Santa Maria in Cartecchio), con la collaborazione degli uffici diocesani per la pastorale giovanile, universitaria e scolastica, con l’accompagnamento della Cappella musicale del Duomo di Teramo e dall’Istituto Statale Superiore di Studi Musicali e Coreutici “Gaetano Braga”. Una esperienza riuscita, che si può replicare. Ne è convinto il vescovo Lorenzo, apparso molto soddisfatto per la partecipazione: "Penso che possa essere una esperienza che può proseguire nel tempo – ha detto al termine della Via Crucis -, perchè ho visto tanta partecipazione e tanto desiderio di vivere insieme. Ho sentito soprattutto il desiderio dei teramani di aprire insieme il cammino verso la Settimana Santa, che per la città possa essere una grande occasione per riscoprire il senso di rinnovare la propria esperienza di fede nella veglia pasquale".
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