TERAMO – L’ex collaboratore di giustizia Domenico Cera, il cui cadavre era stata trovato in auto la mattina di sabato scorso nella campagna di Ripoli di Mosciano, è morto stroncato da un infarto. Ad accertarlo è stata l’autopsia eseguita dall’anatomo patologo Giuseppe Sciarra, su disposizione del sostituto procuratore Enrica Medori. Il corpo del 68enne originario della Calabria, con un passato come organico alla ‘ndrangheta del clan Vadalà, era stato rinvenuto a bordo della sua Skoda Felicia finita fuoristrada nella notte nei pressi della rotatoria della provinciale 15 tra Ripoli e Costa del Monte.
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