TERAMO – Il consigliere comunale del Pd, Massimo Speca, l’ha definito la Costituzione del Comune di Teramo, la ‘Stele di Rosetta’, con cui le future amministrazioni e i cittadino dovranno confrontarsi per una partecipazione democratica alla vita della comunità teramana. E’ il nuovo statuto del comune di Teramo che, dopo il passaggio nell’apposita Commissione consiliare permanente, presieduta da Lanfranco Lancione, il Consiglio comunale questa mattina ha licenziato, approvandolo con 31 voti favorevoli, all’unanimità dei presenti. "E’ moderno, innovativo – ha detto Speca -, che sa guardare avanti, tenendo da un lato gli occhi sul presente, dall’alto individuare un orizzonte sul futuro di questa città". Approvato a 24 anni di distanza dall’ultima stesura, lo statuto avrà una ricaduta diretta anche sui cittadini. Le loro richieste, ad esempio, potranno ricevere risoste più celeri ed efficaci, ma in generale i cittadini potranno anche partecipare in maniera diretta alla vita amministrativa dell’ente. Adesso lo statuto sarà seguito dal regolamento, la cui discussione è iniziata in Commissione consiliare, i cui componenti stanno lavorando per limare le ultime divergenze in seno ai gruppi. Tra le novità che saranno introdotte, quella della nomina di consiglieri delegati e dell’ufficio di presidenza, con l’elezione di due vicepresidenti del Consiglio.
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