TERAMO – Si vive più sicuri che altrove, al complesso residenziale ‘Uliveto 2’ di contrada Petriccione di Castellalto. Da ieri sera è il primo condominio cardio-protetto d’Abruzzo. Nell’ampio cortile giardino di questo complesso di tre edifici, 24 appartamenti con 41 residenti, da ieri nella sala condominiale c’è a disposizione un defibrillatore semiautomatico fondamentale in caso di attacchi cardiaci, capace di aiutare anche un operatore non sanitario nella rianimazione. Per questo, 34 dei residenti del complesso residenziale sono stati formati all’uso dell’apparecchiatura salva vita. Ieri sera, in questo angolo della vallata del Tordino, una festa rionale ha accompagnato il taglio del nastro e la consegna dei 34 attestati di operatore Blsd ai condomini. C’erano anche il sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco e i vertici del servizio di emergenza 118 della Asl di Teramo, con il primario Silvio Santicchia e i medici Giulio Di Berardo e Francesco Mascione.
Toccando ferro, da oggi se qualcuno qui dovesse sentirsi male, vittima di un attacco cardiaco, in attesa dell’arrivo del personale sanitario del 118, ci sarà di sicuro qualcuno nell’isolato capace di mettere in moto il defibrillatore e prestare un valido primo soccorso al paziente. Il tutto grazie all’iniziativa di due operatori delle professioni sanitarie residenti nel complesso, Alessandro Cioci e Tina Tavoni, il primo in servizio al 118, la seconda all’ospedale di Sant’Omero, che hanno voluto rendere concreto il concetto di rete del soccorso, piuttosto raro ma indispensabile per una corretta prevenzione sul territorio. "Abbiamo voluto convolgere il vicinato in quella che è un pò la nostra missione – hanno detto Cioci e Tavoni -: ogni giorno siamo a contatto con le cosiddette patologie tempo-dipendenti, in cui il primo soccorso è un passaggio fondamentale per salvare la vita di una persona. Perchè non rendere il condominio, il primo esempio di comunità sul territorio, luogo in cui dare risposte valide e competenti sotto l’aspetto sanitario? Basta un corso in definitiva, e allora abbiamo deciso di organizzarlo per formare i nostri vicini e acquistare un defibrillatore".
L’iniziativa è piaciuta e non è detto che altri condomini seguano questo esempio: "Abbiamo dimostrato che un palazzo dove vivono famiglie, nella credenza popolare luogo spesso di inimicizie e conflitti, è invece un tesoro di solidarietà e di vicinanza al prossimo, dove quelli che condividono il pianerottolo con te si fanno trovare pronti e disponibili in caso tu abbia bisogno di aiuto e soccorso – hanno aggiunto gli ideatori dell’iniziativa -. E questa esperienza da oggi è condivisibile con tutta la frazione: tutti la popolazione sa che qui da oggi c’è a disposizone per oigni evenienza un defibrillatore e ci abitano persone abilitate al suo utilizzo".
Tutto è organizzato alla perfezione al residence ‘Uliveto 2’ di Petriccione: il defibrillatore è nei locale condominiale delle riunioni, le chiavi per aprire la cassetta dove è custodito è nell’androne di ciascuno delle tre scale di ingresso, alla portata di ciascuno dei residenti. E tutti sanno quando si sta usando il defibrillatore: all’apertura della cassetta scatta una sirena, segno convenzionale che se qualcuno è disponibile può aiutare perchè c’è un intervento in corso.