Tangenti a Milano, Montorio attonita per l'arresto del concittadino Altitonante

MONTORIO – E’ stupita Montorio dalla notizia dell’arresto (ai domiciliari) di Fabio Altitonante, 45 anni, figlio di un noto albergatore montoriese, sottosegretario alla presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, dal 2015 coordinatore di Forza italia a Milano. Non solo sui social da ore si susseguono commenti stupefatti, anche ideologicamente trasversali, sulla sua indole di persona disponibile e molto altruista, tra l’altro molto attaccata alla sua Montorio, tra i primi a intervenire in occasione del sisma e della nevicata eccezionale del gennaio 2017 con sostegni concreti e aiuti. A Montorio torna spesso, l’ultima volta in occasione delle elezioni regionali, a febbraio, quando ha accompagnato l’ex ministro Mariastella Gelmini nel suo tour elettorale a sostegno di FI.
 
L’indagine per la quale è finito agli arresti domiciliari è quella della Direzione distrettuale antimafia di Milano, per associazione mafiosa, abuso d’ufficio, finanziamenti illeciti ai partiti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, corruzione per accaparrarsi appalti pubblici in Lombardia e in Piemonte, con politici di primo piano che si mettono in mezzo tra istituzioni e imprenditori, alcuni in odore di ‘ndrangheta, a suon di tangenti. Le accuse vengono mosse nei confronti di politici, amministratori e imprenditori, condensate in un’inchiesta che ha portato a 43 misure di custodia cautelare, di cui 12 in carcere, per complessivi 95 indagati. Tra gli arrestati con Altitonante c’è anche il consigliere comunale milanese e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Pietro Tatarella, candidato alle elezioni europee: entrambi i dirigenti di partito sono considerati le nuove leve di Forza Italia a Milano.

Tra gli arrestati nell’operazione avrebbe un ruolo da protagonista, per uno dei filoni dell’inchiesta, l’imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali, Daniele D’Alfonso della Ecol-Service srl, anch’egli arrestato. Tatarella sarebbe stato a “libro paga” dell’imprenditore D’Alfonso, da cui avrebbe ottenuto 5mila euro al mese e in cambio l’avrebbe favorito negli appalti dell’Amsa, in particolare, e l’avrebbe introdotto in altri appalti a Varese e a Novara, dove sarebbe stato attivo il parlamentare di Forza Italia Diego Sozzani. D’Alfonso “in occasione della campagna 2018 per le consultazioni politiche e regionali” avrebbe corrisposto "sistematici finanziamenti illeciti a soggetti politici", tra cui Fabio Altitonante, Diego Sozzani e Angelo Palumbo, anche lui di FI, "nonché al partito ‘Fratelli d’Italia’". Lo si legge nell’ordinanza cautelare.
«Dove c’era l’Expo infatti stiamo cercando di capire se riusciamo ad entrarci un po’ pure noi». Così parlava, intercettato, il consigliere Tatarella. Per il gip, poi, c’è "un’ombra quanto mai allarmante sulle modalità con le quali il sottosegretario Fabio Altitonante, "potrà gestire la delicatissima delega alla ‘Rigenerazione e sviluppo dell’Area ex Expo’". Il Governatore Fontana ha immediatamente ritirato ad Altitonante la delega all’Area Expò.

Fabio Altitonante, è vissuto in Abruzzo fino al diploma al liceo classico Delfico, poi si è trasferito a Milano per studiare al Politecnico, dove si è laureato in ingegneria gestionale: è libero professionista dal 2005. Ricopre incarichi elettivi dal 2001, quando viene eletto nel consiglio della Zona 3 di Milano (il Politecnico). Nel 2006 viene eletto per la prima volta al consiglio comunale di Milano: a Palazzo Marino si occupa di ambiente, urbanistica, politiche della casa. In Regione si occupa di case low cost ed edilizia convenzionata nella programmazione comunale. Dal 2008 al 2012 è presidente della Napoli Metro Engineering, che si occupa della progettazione e della direzione lavori della metropolitana di Napoli. Successivamente diventa assessore della Provincia di Milano con deleghe a territorio, infrastrutture, casa e acqua pubblica. Nel 2013 diventa consigliere regionale della Lombardia, occupandosi di territorio, infrastrutture e case popolari, argomento che lo vede promotore della riforma regionale poi adottata dalla regione. Grazie ad una sua proposta nasce a Milano il polo per la mamma, il bambino e l’età evolutiva, con l’unione di Fatebenefratelli, Macedonio Melloni, Buzzi e Sacco. Nel frattempo, da giugno 2013 alla metà del 2015, è membro del consiglio di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde Spa. Nominato coordinatore azzurro meneghino, con il governatore Fontana diventa sottosegretario con delega alla gestione dell’area dell’Expo 2015.