ALBA ADRIATICA – Il divieto di avvicinamento alle persone offese, nello specifico la nonna 78enne e lo zio 56enne, è stato notificato dai carabinieri della stazione di Alba Adriatica a un disoccupato 36enne del posto. La decisione è stata assunta dal gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa, su richiesta del pubblico ministero Enrica Medori. Alla base della richiesta di allontanamento dai parenti, ci sono le indagini svolte dai carabinieri sulla condotta violenta del giovane che in più occasioni avrebbe aggredito, anche con calci e pugni, la nonna e lo zio, al punto da provocar loro traumi e ferite, giudicate guaribili dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova, rispettivamente in 8 e 10 giorni. Questo comportamento violento aveva lo scopo di estorcere delle piccole somme di denaro, per un totale di circa 200 euro e aveva ridotto soprattutto l’anziana donna in uno stato di prostrazione, vivendo nel timore di altre aggressioni. Adesso, secondo quando disposto dal giudice, il 36enne dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri dall’abitazione e fisicamente anche dai familiari, senza comunicare con loro, attraverso qualsiasi mezzo.
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