TERAMO – Nonostante il virtuosismo progettuale dell’Azienda per il diritto allo studio di Teramo, che della ‘Casa dello studente’ di viale Crucioli ha quasi pronto il progetto esecutivo, non sarà possibile anticipare l’apertura del cantiere a prima della metà inoltrata del 2020, cioè tra un anno. Perchè i 210 giorni previsti dalla procedura dopo l’ufficializzazione del finanziamento del Miur, prevedono una istruttoria complessiva che deve tenere conto di tutti gli altri progetti insieme, senza possibilità di anticiparne uno piuttosto che un altro. Non sarebbe dunque ricevibile l’invito del parlamentare Cinquestelle Fabio Berardini, rivolto all’Adsu, per l’anticipo sia dell’invio della documentazione prima dei 210 giorni che dell’indizione della gara di appalto. L’onorevole è intervenuto per rendere noto quando l’Adsu aveva già ricevuto lo scorso 19 maggio, ovvero il messaggio elettronico certificato dal Miur con cui il presidente dell’Azienda, Paolo Berardinelli, veniva informato ufficialmente dell’ammissione al (co)finanziamento di 9,9 milioni di euro per la cortruzione della residenza universitaria.
Gli aspetti formali e procedurali relativi all’opera, che va a colmare un vuoto atavico e a soddisfare le esigenze della popolazione studentesca che frequenta UniTe, erano stati illustrati lo scorso 7 aprile all’Ipogeo, nell’iniziativa istituzionale in cui era stato celebrato il successo dell’intuizione della governance che guida l’Adsu – il presidente Berardinelli e il direttore Antonio Sorgi -, che aveva coordinato una sinergia territoriale finalizzata al finanziamento in gran parte dell’opera. Anzi, rispetto a quella data, quando si prevedeva che questa Pec arrivasse in autunno, si registra la buona notizia dell’anticipo: la conferma che ufficializza la disponibilità economica a sostegno del progetto, data 13 maggio e da questa data puà cominciare il contdown per l’istruttoria complessiva che dovrebbe portare al via libera per il croprogramma di cantierabilità dell’opera, ovvero circa una decina di mesi ancora.