TERAMO – Non si fidano i commercianti dei due corsi. I 150 giorni previsti dall’impresa per completare il cantiere-odissea di Corso San Giorgio (con il rifacimento delle traverse) e mettere mano a corso de’ Michetti, sono troppi, e mettono a serio rischio l’ennesimo Natale commerciale, come accade ormai da tre anni a questa parte. E lo hanno detto chiaramente nella riunione convocata dal Comune, in sala giunta. C’erano il direttore dei lavori più discussi degli ultimi vent’anni a Teramo, l’ingegnere Giustino Vallese e il responsabile della sicurezza Marco Svizzero, con gli assessori al governo del territorio, Stefania Di Padova e al commercio, Antonio Filipponi.
QUANDO IL VIA? A tutt’oggi, ad esempio, non ci conosce la data di inizio di questa seconda parte di cantiere. La transazione con l’impresa, gli accordi intrapresi e il programma dei lavori, passeranno oggi al vaglio del consiglio comunale, poi le due parti dovranno firmare il contratto e forse entro Ferragosto (forse) i lavori avranno iniziio. Quanto esposto dall’impresa, sotto verifica della direzione dei lavori, non piace fino in fondo ai commercianti che temono una seconda, e stavolta tragica, Caporetto delle loro attività: si comincerebbe dalla prima traversa a nord, via Cerulli Irelli dietro alla prefettura. E’ una questione di ordine pubblco questo spicchio di cantiere pericoloso e indecente e va rimesso a posto al più presto. Si parte da qui anche perchè i materiali sono già disponibili e stoccati in magazzino, quindi il lavoro sarà relativamente celere.
LE TRAVERSE. I materiali, sono questi il vero problema. Acclarato che saranno gli stessi, di provenienza cinese, che sono stati al centro della feroce polemica degli ultimi tre anni, saranno ‘tagliati’ in dimensioni diverse per tappezzare le traverse sul lato di via Mario Capuani. I commercianti hanno espresso la richiesta che vengano subito demoliti i fondi e rifatta la pavimentazione delle vie Costantini, Raneiro e Duca d’Aosta, evitando di ripetere gli errori che hanno accompagnato i lavori ad esempio di via Capuani e soprattutto di isolare il centro storico. E’ un timore che accomuna i commercianti di corso San Giorgio e quelli di corso de’ Michetti, perchè al momento non c’è una vera e propria pianificazione dei lavori: l’impresa potrebbe, come sembra, cominciare su entrambi i fronti e questo, in chi dovrà subire i disagi, è sinonimo di crisi irreversibile. Anche perchè finora la stessa ditta non ha dimostrato di avere la ‘potenza di fuoco’ sotto il profilo del numero di operai impegnato, per far fronte, e nei tempi indicati, al doppio cantiere.
LA PROPOSTA. Una possibile soluzione, per contrarre i tempi di lavori e non arrivare a ridosso delle festività natalizie (che sono un problema anche per le iniziative che il Comune ha come di consueto in programma), è quella arrivata da Osvaldo Di Teodoro, nella doppia veste di commerciante di via Capuani e di consigliere comunale di maggioranza. "L’impresa – ha detto al direttore dei lavori -, potrebbe far ricorso alla doppia turnazione di 6 ore e 40 minuti su un arco di una giornata invece che sull’unico turno da 8 ore. Accorcerebbe i tempi di realizzazione e anche i costi del cantiere". Questo significherebbe che quello che potrebbero fare in 150 giorni lo farebbero in circa 90 e sarebbe un toccasana per tutti.
IL POTERE DEL COMUNE. Ma il discorso torna ad essere sempre lo stesso: il Comune deve imporre all’impresa un cronoprogramma che rispetti non soltanto chi vive e lavora nelle zone in questione ma anche la data limite del 31 dicembre, ultima utile per non perdere il finanziamento regionale. L’assessore Stefania Di Padova ha dimostrato grande disponibilità verso le richieste dei commercianti e ha invitato tutti a un nuovo incontro, la prossima settimana, in cui si concretizzi una proposta organizzativa che faccia tesoro anche delle richieste fatte nella riunione di ieri.
I LAVORI SU CORSO VECCHIO. "I lavori da eseguire su corso de’ Michetti sono completamente diversi dal progetto originario – ha spiegato il direttore dei lavori, Vallese – e dunque anche meno ‘impattanti’. Questo ci fa ipotizzare tempi anche brevi negli interventi di demolizione e di rifacimento della pavimentazione, tenendo presente che i marciapiedi saranno rifatti completamente". Questi saranno pavimentati con pietra di Trani a ‘buccia d’arancia’, mentre il tracciato stradale carrabile sarà rifatto con il materiale originale, ovvero il sanpietrino in porfido, che tutti hanno chiesto di salvare.