VALLE CASTELLANA – E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri per riportare alla ragione quattro persone che nel tardo pomeriggio di oggi hanno deciso di ‘occupare’ – e dunque violare la legge che lo protegge come sito ‘sensibile’ -, il serbatorio della Ruzzo Reti a Cerquito di Valle Castellana.
E’ probabile che il gesto possa essere stato dettatto dalla esasperazione provocata dalla difficoltà di approvigionamento di acqua, sofferta in questi giorni in tutta l’area. Ciò nonostante il grosso sforzo messo in pratica con uomini e mezzi dalla Ruzzo Reti, che quotidianamente rifornisce San Vito e Cerquito, frazioni del comune della montagna della Laga, con 30 metri cubi di acqua; il personale dell’Acquedotto in sinergia con l’amministrazione comunale di Valle Castellana, effettua circa 6-7 viaggi nell’arco delle 24 ore, per far fronte a una carenza che deriva si dalle temperature, ma soprattutto dal gran numero di persone presenti nelle due località, che nel resto dell’anno sono abitate da pochissimi residenti. In questo periodo, infatti, oltre ai villeggianti e ai residenti, ci sono anche i frequentatori di una sagra (iniziata il 12 agosto e che si concluderà il 19 agosto) che fa registrare ben 1.200 presenze al giorno, contro una capacità della sorgente di appena 100 grammi di acqua al secondo. Gli uomini della Ruzzo Reti che stavano rifornendo il serbatoio hanno ‘difeso’ la postazione dall’assalto, in attesa dell’intervento dei carabinieri, tentato di stemperare gli animi di chi manifestava con toni piuttosto alterati. I carabinieri, intervenuti su richiesta del sindaco di Valle Castellana, Camillo D’Angelo, che a sua volta era stato messo in allerta dal direttore generale del Ruzzo, Pierangelo Stirpe, hanno proceduto all’identificazione dei soggetti e non è detto che arrivino anche segnalazioni all’autorità giudiziaria.