TERAMO – L’ondata di episodi di furti verificatisi nella zona ha gettato nella paura i residenti di Piano d’Accio, che adesso chiedono senza indugi maggior sicurezza per le loro case e per le loro attività. Ieri sera l’ultimo episodio in ordine di tempo: un’auto sospetta con a bordo due persone si è ‘appartata’ in un’area privata lungo la statale 80. Sono intervenute due pattuglie della Polizia e gli agenti hanno identificato e sottoposto a controllo gli occupanti. La psicosi è tanta che qui, dopo la mancate promesse della campagna elettorale dall’attuale amministrazione, sono disposti anche a tassarsi per vedere installate le tanto attese telecamere. Qui adesso si vive nell’apprensione. L’ultimo colpo notturno è stato messo a segno ai danni del bar: una spaccata che ha provocato molti danni per rubare i soldi delle cassette delle slot machine, circa 2mila euro. Molti tesimoni hanno riferito di una macchina di grossa cilindrata di colore scuro con a bordo quattro persone di giovane età. Ma prima ancora dalla macchina di una mamma scesa per riprendere il figlio all’asilo, era scomparsa una borsa con soldi e documenti. "Sappiamo che Piano d’Accio è più o meno bersaglio come lo sono anche altri quartieri della città, ma questo non toglie che i nostri concittadini abbiano diritto alla sicurezza delle loro abitazioni, dei loro esercizi commerciali – è il parere di Vincenzo Palazzese, presidente del Comitato di quartiere -. Quanto successo negli ultimi giorni oltre che diffondere una sorta di psicosi collettiva, rischia di danneggiare l’economia e i guadagni, già scarsi, di tanti commerciante che con sacrificio portano avanti le loro attività". Eppure quanto accaduto, avrebbe potuto essere evitato con un pò di prevenzione: "Le forze dell’ordine fanno quello che possono. Le nostre segnalazioni vengono raccolte ma prevenire un furto o un danneggiamento è attività che richiede appostamenti, presenza quasi costante, che sappiamo non essere possibile – prosegue Palazzese -. Ma proprio questi casi dimostrano che un aiuto concreto potrebbe venire dalle telecamere. Ci erano state promesse, e da più di un candidato poi eletto nella nuova amministrazione. Nulla di concreto è seguito, poi. Eppure abbiamo un asilo, una scuola, il Centro per il volontariato, attività e residenze distribuite su una sola strada che tra l’altro non ha sbocchi da un lato: ne basterebbero due, tre al massimo, costituirebbero un deterrente per qualsiasi malintenzionato". Che il Comune, dopo numerosi annunci, possa chiudere il cerchio di questo progetto di sicurezza cittadina, è probabilmente lontano da venire. ma Piano d’Accio non vuole più aspettare ma non intende urlare il proprio diritto: "Lo abbiamo più volte dichiarato: siamo pronti e disponibili ad autotassarci per avere un sistema di videosorveglianza che ci faccia stare più sicuri. Le nostre difficoltà sono soltanto relative all’iter procedurale da seguire e dai permessi da ottenere. Ecco magari l’amministrazione comunale questo può farlo – conclude Palazzese -; ci sostenga nel percorso per ottenre le autorizzaioni e ci fornisca il sostegno necessario".
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