TERAMO – L’addio a Roberto Fagnano ha bloccato l’attività dell’ospedale Mazzini, in una mattinata in cui il dolore è stato ancora protagonista nella quotidianità della sanità cittadina e non sola. Le istituzioni, ma anche i medici e gli infermieri, hanno salutato per l’ultima volta il manager della Asl apprezzato da tutti, strappato alla vita da una crisi cardiaca ieri mattina nella sua abitazione. Monsignor Lorenzo Leuzzi, amico personale del capo dipartimento della Salute abruzzese, ha celebrato la funzione religiosa con cui la comunità teramana ha onorato Fagnano, nella camera ardente allestita nella sala convegni del Mazzini. E’ stato il Governatore Marco Marsilio a salutare a nome del governo regionale, l’uomo che lui stesso aveva scelto da appena due mesi per dirigere l’agenzia regionale della salute e del welfare. Nel ringraziarlo per quanto aveva già prodotto nelle poche settimane di impegno nel suo nuovo ruolo a Pescara, Marsilio ha riflettuto sulla necesità di ritrovare "rispetto per quei professionisti che lavorano per lo Stato, che andrebbero apprezzati, tutelati e valorizzati quando sono vivi e non semplicemente rimpianti quando scompaiono. Roberto Fagnano – ha aggiunto Marsilio – è una di queste persone: ha dimostrato qualità professionali e umane che lo hanno portato ad essere scelto da amminstrazioni di diverso colore e più volte, e solo perchè era bravo". Era stato già il vescovo Lorenzo ad invitare tutti "ad accettare la dipartita di Roberto Fagnano come passaggio che appartiene alla nostra esistenza". Del manager sanitario ha ricordato la sua capacità di "proteggere tutti, dalla sua famiglia ai suoi dipendenti, alla sua azienda. Dove c’era lui tutto cresceva, tutti si sentivano tranquilli, incoraggiati e sollecitati a impegnarsi sempre di più". Il feretro di Fagnano, dopo la funzione, è partito alla volta di Campobasso, città natale del manager, dove domattina alle 11, nella chiesa Mater Ecclesiae, saranno celebrate le esequie.
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