BELLANTE – Sono tornate a suonare le campane della Torre Civica Campanaria di Bellante ormai in silenzio dal terremoto del 2016. A rendere possibile tutto ciò l’intervento di Guglielmo Di Camillo dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Natura d’Abruzzo” che, su incarico dell’Amministrazione comunale, ha scalato Torre Civica Campanaria per ripulirla degli arbusti e dalla vegetazione che spontaneamente erano cresciuti e stavano lì, da anni, tanto da essere diventati luogo di ritrovo per i piccioni ed un pericolo per la collettività, visti i continui distacchi di mattoni dalla muratura della struttura. Le operazioni di pulizia sono state realizzate a mano, senza l’ausilio di macchinari, proprio per evitare di danneggiare l’antica muratura.
“L’intervento è durato in tutto tre giorni e ha tenuto con il naso all’insù tanti cittadini incuriositi, e anche un po’ preoccupati per le evoluzioni di Guglielmo, ed è servito pure per verificare il perfetto stato di conservazione della Torre – sottolinea il Sindaco di Bellante, Giovanni Melchiorre – La struttura, infatti, a differenza dell’adiacente Chiesa parrocchiale di Santa Croce e Santa Maria della Misericordia, che è ancora chiusa dall’ottobre 2016, non ha risentito degli effetti del sisma e non presenta alcuna criticità sotto il profilo statico, al punto che il Parroco, Don Giulio Rosignoli, ha potuto riattivare le campane, spente da oltre due anni. Al suono delle stesse, più di qualche abitante, ed io tra questi, è stato colto da autentica emozione. Anche attraverso questi piccoli segnali di attenzione al nostro patrimonio più prezioso i nostri borghi tornano a vivere, lentamente, dopo anni difficili. Per questo motivo tutti i cittadini di Bellante, ed io per primo, ci teniamo a condividere questo momento di viva gioia con tutti i teramani, sperando sia un segnale di rinascita anche per tutta la nostra provincia, duramente colpita dagli eventi sismici del 2009 e del 2016”.