TERAMO – I cittadini residenti in un aggregato edilizio, cioè un insieme di almeno tre edifici strutturalmente interconnessi che possono interagire sotto un’azione sismica, potranno proporre la realizzazione di un intervento di riparazione attraverso un’unica progettazione e una congiunta realizzazione dei lavori. La possibilità, che consentirà di avviare la fase di uscita dall’emergenza ed avviare concretamente la ricostruzione è offerta da una delibera approvata dalla giunta comunale di Teramo, che mette a disposizione documenti da compilare, in ossequio – si legge in una nota del Comune -, alla legge 229/2016 e regolamentati dall’Ordinanza Commissariale numero 19 del 7 Aprile 2017.
In presenza di un aggregato edilizio volontario, i proprietari degli edifici che lo formano, previo accordo, possono costituirsi volontariamente in consorzio, manifestando la volontà concorde di realizzare l’intervento. Questa delibera consentirà di velocizzare le procedure per tutti quegli immobili in cui, dopo oltre tre anni, nessuno si è preoccupato di costituire l’aggregato, anche a causa di diverse motivazioni: proprietà indivise, proprietari all’estero o altre ragioni ancora. Ora, mediante l’identificazione di un responsabile del consorzio volontario, sarà possibile avviare tutte le procedure propedeutiche all’affidamento dei progetti con i consequenziali lavori di ricostruzione. “E’ comunque ancora poco", afferma il sindaco Gianguido D’Alberto, che coglie l’occasione per esprimere tutta "la vicinanza alle migliaia di sfollati che, per il terzo Natale consecutivo, non potranno trascorrerlo nelle loro abitazioni”. La certificazione, la modulistica e gli atti relativi agli aggregati saranno pubblicati sul sito internet dell’ente e degli stessi verrà data ampia comunicazione.