TERAMO – L’addio è ad una persona che nel corso della sua breve esistenza si è fatta benvolere: Maurizio Ripani è venuto a mancare, sconfitto dalla malattia, a soli 63 anni. Il cordoglio dei parenti e degli amici si estende a una città intera, al quale Maurizio era molto legato, e dove il cognome Ripani porta la mente a una tradizione di famiglia legata ai trasporti pubblici e privati. E Maurizio aveva raccolto dal papà Leante la passione per il lavoro, quello duro, fatto di chilometri e chilometri macinati sulle strade dell’Italia e dell’Europa, per accompagnare comitive di teramani e non solo, in gite, pellegrinaggi, settimane bianche. La sua azienda, la Iritur Ripani, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per il turismo teramano, diventando nel tempo oltre che ditta di autolinee anche prestigiosa agenzia di viaggi. Una tradizione proseguita, al sopraggiungere della malattia, da una delle due figlie. Maurizio si è spento nella notte all’ospedale Mazzini. La camera ardente, già meta di un pellegrinaggio di persone che hanno voluto salutarlo per l’ultima volta, è stata allestita presso la casa funeraria ‘Petrucci Carlo’, nella zona artigianale di Villa Pavone, in via Martiri delle Foibe, con orario di visita dalle 8 alle 20. I funerali si svolgeranno lunedì 2 dicembre, presso la chiesa di San Berardo, alle 9:30. Ai famigliari, alle figlie Alicia e Luigia, al fratello Roberto giungano le condoglianze della redazione di emmelle.it.
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