TERAMO – Bankitalia ha commissariato anche la Banca Popolare di Bari, a causa delle ingenti perdite patrimoniali. Al termine di una giornata convulsa, Bankitalia – la cui Vigilanza aveva convocato in via Nazionale a Roma il Cda dell’Istituto pugliese -, ha annunciato il provvedimento, proprio mentre a Palazzo Chigi era in corso un Consiglio dei ministri, riunito d’urgenza in serata proprio per analizzare questa situazione. La comunicazione congiunta di Popolare e Banca d’Italia annuncia o scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Popolare di Bari "e la sottoposizione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi degli articoli 70 e 98 del Testo Unico Bancario, in ragione delle perdite patrimoniali". Il dottor Enrico Ajello e il professor Antonio Blandini sono stai nominati Commissari straordinari, mentre l’avvocato Livia Casale, il dottor Francesco Fioretto e l’avvocato Andrea Grosso sono stati nominati componenti del Comitato di sorveglianza. "A questi ultimi è affidato il presidio della situazione aziendale, la predisposizione delle attività necessarie alla ricapitalizzazione della banca nonché la finalizzazione delle negoziazioni con i soggetti che hanno già manifestato interesse all’intervento di rilancio della banca. La banca prosegue regolarmente la propria attività. La clientela può pertanto continuare ad operare presso gli sportelli con la consueta fiducia", chiude la nota pubblicata anche sul sito dell’Istituto pugliese che da tempo è alle prese con una difficile operazione di ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Sul caso si è accesa anche una polemica politica. Il premier Giuseppe Conte proprio giovedì da Bruxelles diceva che non è necessario un salvataggio, smentendo le ipotesi di un decreto per mettere in sicurezza la Popolare di Bari e un possibile nuovo intervento a sostegno di Monte dei Paschi di Siena. Proprio nei giorni scorsi la galassia Popolare di Bari era stata animata dalla notizia dell’avvio dell’lazione di responsabilità decisa nei confronti dell’ex amministratore delegato Giorgio Papa e verso due ex dirigenti, tra i quali Gianluca Jacobini, uno dei figli dell’ex presidente Marco. Nelle ipotesi di salvataggio si parla anche del posibile intervento del Fondo interbancario finanziato dagli istituti italiani, lo stesso che nel 2016 permise proprio all’istituto pugliese di acquisire la Tercas e la Caripe dopo che erano state commissariate anch’esse, il 30 aprile 2012.
La nota del Consiglio dei ministri. In serata il Consiglio dei ministri ha discusso della decisione di Bankitalia, sulla base dell’informativa svolta dal ministro dell’Economia e delle Finanza, Roberto Gualtieri. Dopo la discussione, ecco la nota diffusa da Palazzo Chigi: "il Consiglio dei Ministri ha espresso la determinazione ad assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la piena tutela degli interessi dei risparmiatori e a rafforzare il sistema creditizio a beneficio del sistema produttivo del Sud, in maniera pienamente compatibile con le azioni di responsabilità volte ad accertare le ragioni che hanno condotto al commissariamento della Banca".