TERAMO – Intanto che l’amministrazione del sindaco Gianguido D’Alberto rassicura il comitato di quartiere, promettendo un incontro con la Regione (annunciato da mesi) per ottenere più chilometri per le linee del trasporto pubblico cittadino, la situazione dei bus alla Cona dopo il pasticcio dell’istituzione della nuova Linea 9 battezzato dall’assessore ai trasporti Stefania Di Padova è a dir poco catastrofica.
Martedì pomeriggio, ore 16.05, quartiere Cona, prima fermata della linea 1 e 1/ nei pressi della cabina Enel in direzione Villa Pavone. Alle 16.30 del bus che dovrebbe transitare ogni 15 minuti (alla pensilina, nel 2020, non c’è un orario delle corse) non c’è ancora traccia. Arriva alle 16.45, in ritardo (per logica dovevano passarne almeno due), è già stracarico di passeggeri. Il martedì pomeriggio in città ci sono i rientri scolastici, ma il servizio di trasporto pubblico non è stato adeguato a sopportare il carico extra di studenti con delle corse bis. Alla fermata si spalancano le porte del bus della Linea 1. Dentro sono tutti stipati come sardine. Un’anziana ultraottuagenaria che avanza con il bastone, accompagnata, non riesce a montare sul predellino, tanto è pieno il mezzo. L’autista a fatica riesce a chiudere le porte, avviandosi lungo via Cona. Si viaggia stretti e non tutti riscono ad aggrapparsi. Da quando i titoli di viaggio non sono più disponibili nelle rivendite, è impossibile avvicinarsi all’autista per pagare il ticket. Alle fermate lungo via Cona e viale Crucioli molti restano a terra, nonostante attendano il bus da tre quarti d’ora. Al disservizio di non poter salire a bordo, sia aggiunge il danno per la Staur di coloro che viaggiano gratis, più o meno forzatamente. A piazza Garibaldi, finalmente, riusciamo ad avvicinarci all’autista, approfittando di chi scende e di chi sale, e riusciamo ad acquistare il titolo di viaggio. Sul bus s’accende la discussione, con molti motivi di nervosismo. Dall’anziana che non riesce ad aggrapparsi, figuriamoci a sedersi; a chi sbraita: “mai vista in tanti nni una situazione del genere alla Cona”; a chi se la prende con il Comune che ha tagliato le corse, generando disservizi; a chi racconta che talvolta, per far partire in tempo la Linea 9, è successo anche che l’1/ non abbia completato il percorso per poter tornare subito indietro a piazza Garibaldi, facendo inversione ad U alla rotatoria nei pressi della chiesa.
COSA È ACCADUTO. La nuova Linea 9 per Villa Pavone/Cimitero è nata a scapito delle corse 1/ alla Cona. Da quando è stata istituita notevoli sono i disservizi registrati dalla parte opposta della città. Per garantire il passaggio del bus su via Po negli orari scolastici e al cimitero di Cartecchio dopo la costruzione della rotatoria, è stato creato un problema lungo la linea più trafficata, quella che taglia la città da est a ovest e viceversa, la 1 e 1/. Dopo la sperimentazione, ma con lo stesso chilometraggio garantito precedentemente, il risultato è che la Lina 9 dà un beneficio marginale, mentre i disagi sulla Linae 1 e 1/ sono quelli che via abbiamo descritto.