TERAMO – Chi una casa popolare che l’aveva prima dell’inagibilità da terremoto, pagava un canone mensile di 14 euro: sentirsi dire che per rientrare in un appartamento, dopo tre anni trascorsi in albergo , dovrà versare una ‘cauzione’ di 500 euro in contanti, non è proprio una bella cosa. Questa novità è stato l’argomento che più ha interessato gli sfollati di una cinquantina di nuclei famigliari, che hanno partecipato al bando per l’assegnazione degli alloggi da destinare agli sfollati del sisma e che sono stati ospiti al Parco della Scienza della riunione convocata dal sindaco Gianguido D’Alberto. Si è anche discussoinfatti della comunicazione sempre della Protezione Civile, relativa all’applicazione di una cauzione analoga a quella di Montorio dove l’Ater ha applicato 500 euro a titolo di garanzia sulla conservazione dello stato degli immobili; rispetto ad essa, anche ascoltando le preoccupazioni delle famiglie, il sindaco, che peraltro ne ha già parlato con il Presidente dell’Ater, Maria Ceci, ha manifestato la sua perplessità. La richiesta, di conseguenza, sarà di non applicare tale cauzione e di tornare indietro rispetto a questa ‘scelta scellerata‘, che rischia di non tener conto delle particolari condizioni di disagio sociale ed economico che vivono alcune famiglie.
“Come da impegno assunto – ha rimarcato D’Alberto – abbiamo deciso di tutelare i cittadini in questa fase nella quale abbiamo ricevuto da parte dell’Ater, dopo le nostre numerose sollecitazioni, il numero degli alloggi effettivamente acquistati”. La relativa comunicazione è pervenuta il 31 Gennaio e ha rivelato, così come lo stesso Sindaco aveva temuto, un numero decisamente inferiore rispetto a quello per le quali era stato fatto il primo bando sulla base della comunicazione della Protezione CIvile, che era di 147. Adesso le case effettivamente acquistate sono pari a 78, quasi il 50% in meno e con tipologie diverse.
Di particolare rilievo e innovativo rispetto alla stessa assegnazione da parte della Protezione Civile, è che gli uffici comunali, con un attento lavoro di analisi degli alloggi, hanno permesso agli assegnatari di poter esprimere una preferenza sulla base di un dettaglio molto preciso di tutti gli appartamenti, non basandosi solo ed esclusivamente sullo standard abitativo (superficie e nucleo familiare) ma definendo anche gli spazi di dettaglio che consentono ai nuclei di individuare l’abitazione più consona alle proprie esigenze. Così i cittadini, appunto in virtù di questo lavoro, sanno come sono strutturati gli alloggi e possono esprimere preferenze aderenti alle proprie necessità. Gli interessati dovranno esprimere le proprie 3 preferenze entro 10 giorni dalla data odierna e quindi il Comune, nel più breve tempo possibile, sarà in grado di fornire all’ATER la graduatoria, lasciando a quest’ultimo la sottoscrizione dei contratti. L’Ufficio Tecnico che segue la problematica, sito al Parco della Scienza, sarà a disposizione nei giorni di lunedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 11.00 alle 13.00 garantendo informazioni e supporto per una scelta più vicina alle specifiche esigenze.
Oggi il Comune ha inoltre riportato ai cittadini le comunicazioni della Protezione Civile in merito ai contributi destinati ad accompagnare la fase di ingresso (spese per arredo, ecc.) che saranno assegnati ai nuclei familiari fino ad un importo massimo di 4.000 euro.
“Oggi abbiamo ribadito comunque – conclude il SIndaco – che questo intervento rientra nella gestione dell’emergenza ma il vero obiettivo deve restare quello della ricostruzione e del ritorno delle famiglie nelle loro abitazioni. Non abbasseremo la guardia e torneremo a chiedere che i tempi annunciati prima di Natale vengano rispettati”.