TERAMO – Lo Studio Bellomo di Palermo, progettista dell’idea di riqualificazione funzionale del Teatro Romano, ha 45 giorni di tempo per adeguare l’elaborato alle prescrizioni della Soprintendenza ai Beni Archeologici. La giunta comunale, infatti, su indirizzo dell’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Cavallari, ha approvato la delibera con cui prende atto della relazione del Rup e dunque l’ha girata al progettista perché proceda all’aggiornamento.
Si tratta di un ulteriore passo in avanti nell’iter di avvio della riqualificazione dell’opera. La procedura approvata dall’esecutivo comunale fa riferimento al progetto tecnico economico di fattibilità approvato dal Consiglio comunale il 28 marzo 2019, col quale vennero accolte le osservazioni della Soprintendenza, delle associazioni e dei privati cittadini, effettuate anche a seguito dell’incontro pubblico tenutosi il 6 febbraio 2019 presso il Parco della Scienza.
Lo scorso 1° ottobre 2019, anche a seguito di ulteriori incontri con l’Amministrazione Comunale, i progettisti consegnavano il progetto definitivo per la valorizzazione dell’area archeologica e del suo recupero funzionale mediante la demolizione di palazzo Adamoli e di palazzo Salvoni. Sul finire dello stesso mese, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo trasmetteva l’autorizzazione a condizione che il progetto definitivo da porre a base di gara, venisse adeguato ad alcune prescrizioni, che sono quelle ora inviate al progettista per l’elaborato definitivo.
La serie di passaggi politico-amministrativi che si sono susseguiti, hanno pertanto condotto il procedimento al suo progressivo sviluppo, con indicazione dei tempi e modalità operative sempre più chiare. E’ pertanto possibile affermare che la cronologia indicata dall’amministrazione trova concreto riscontro e i tempi per l’avvio dei lavori di realizzazione dell’importante opera si avvicinano, tratteggiando una prospettiva decisamente storica per il futuro culturale e turistico della nostra città.