TERAMO – L’imperativo è sempre più stringente: via dagli spazi all’aperto, restate dentro casa il più possibile. Non lo si può imporre, lo si può consigliare. Oppure, impedirlo indirettamente: adesso arriva anche la chiusura dei parchi cittadini. Lo ha fatto per primo il Comune di Giulianova, quello di Teramo lo ha messo in pratica nel pomeriggio. La villa Comunale questa mattina non era stata nemmeno riaperta e i lucchetti erano rimasti a serrare gli ingressi di viale Bovio e piazza Garibaldi. Piano piano, è stato lo stesso assessore Valdo Di Bonaventura a girare con il personale tecnico per bloccare gli accessi a diversi campetti sportivi all’aperto o giardinetti, diventati luoghi di aggregazione più del solito, in questi giorni di divieti e di chiusure delle scuole. Il lungofiume in particolare è diventato area di incontro e di raduno, dove spesso si registrano assembramenti sconsigliati dalle limitazioni del decreto governativo. Proprio il parco fluviale non è possibile chiuderlo al pubblico, ma in questa zona vigileranno maggiormente gli uomini della Polizia locale. Sono stati invece chiusi con transennamenti tesi ad impedirne l’accesso: è successo al campetto dello Smeraldo, sotto al ponte di San Francesco, ai giardini Boffa a San Nicolò, ai campi di basket della scuola media D’Alessandro al ponte di San Ferdinando, al Campetto di Colleatterrato Alto, al campo in asfalto di via Tripoti, di fianco alla scuola De Jacobis. Stesso destino per i piccoli impianti e le aree verdi delle frazioni.
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