TERAMO – (am) La sanità abruzzese si prepara al picco dell’emergenza Coronavirus, stimato per la prossima settimana, con una nuova ordinanza del Presidente della Regione Marco Marsilio, la numero 7 del 13 marzo, che in quindici punti impartisce nuove disposizioni sia alle strutture sanitarie pubbliche che a quelle private (chiamate a dare una mano e mettersi a disposizione), attraverso “nuove misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19”. Ecco in dettaglio cosa prevede la nuova ordinanza abruzzese, che interviene su alcuni aspetti delicati del rapporto tra cittadino/paziente e struttura sanitaria, sia dal punto di vista dell’organizzazione, che dei servizi, che di misure specifiche per ciò che concerne temi sensibili come aborto, funerali, dipendenze e comunità terapeutiche.
Sanità modificata al tempo del Coronavirus: le 15 regole di Marsilio. Stop ai ricoveri, gli ospedali diventano Covid-dipendenti
SOSPENSIONE RICOVERI PROGRAMMATI. Tutti gli ospedali abruzzesi sede di Pronto Soccorso e Dipartimento di Emergenza devono sospendere i ricoveri programmati fino al 3 Aprile per consentire il massimo utilizzo dei posti letto di Terapia Intensiva con il relativo personale.
PRONTO SOCCORSO. Gli ospedali accetteranno i ricoveri di pazienti solo con carattere d’urgenza “non differibile” provenienti dal Pronto Soccorso. L’univa eccezione è per gli interventi onco-ematologici in classe A o di alta specialità, non rinviabili a giudizio motivato del clinico e fatte salve specifiche condizioni d’inderogabilità motivate dalle Asl.
DAY HOSPITAL. Tutte le strutture sanitarie pubbliche abruzzesi devono ridurre l’attività di ricovero in regime di day hospital, sempre salvaguardando l’attività dei percorsi onco-ematologici e le prestazioni non rinviabili di continuità assistenziale o terapeutica.
CLINICHE PRIVATE. Tutte le cliniche private accreditate in Regione dovranno accogliere i pazienti NO-Covid eventualmente trasferiti dalle strutture sanitarie pubbliche, riorganizzandosi di conseguenza, fino al termine dell’emergenza.
EMERGENZE. Gli ospedali devono confermare l’assetto organizzativo della rete ospedaliera di 118 e Pronto Soccorso e per le patologie tempo-dipendenti (infarti, ictus, ecc.)
ZONE DEDICATE AL COVID-19. Saranno i direttori generalii delle aziende sanitarie locali i responsabili delle nuove strutture/stabilimento di Covid-Hospital, provvedendo all’adeguamento dei requisiti strutturali, funzionali e di personale, con un filo diretto con la Regione per la tempestiva informazione dei dati informativi inerenti l’organizzazione delle aree critiche.
ABORTO. Le IVG, interruzioni volontarie di gravidanza, non possono essere sospese durante l’emergenza, secondo quanto previsto dalla Legge 194, in quanto indifferibili.
STRETTA ALLE VISITE. Per tutta la durata dell’emergenza verranno limitati gli accessi di parenti e visitatori ai reparti di degenza, consentite solo durante l’orario di visita e limitate ad un solo visitatore per paziente. Tutti i visitatori con sintomi simil-influenzali non potranno accedere agli ospedali.
PSICOLOGI. E’ raccomandata alle Asl l’istituzione di un servizio di supporto psicosociale secondo il piano regionale per le maxi emergenze.
TAMPONI E TEST. Saranno le Asl ad indicare alla Regione i laboratori aggiuntivi (oltre al Laboratorio di Riferimento Regionale identificato nel reparto di Microbiologia e Virologia Clinica dell’Ospedale di Pescara) per i test d’infezione sul Covid-19. Le procedure da adottare sono quelle stabilite dal laboratorio Nazionale di Riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità, per accelerare le procedure di diagnostica ed uniformare gli standard sui casi sospetti/probabili di Covid-19.
PROTOCOLLI. Stabilito con un apposito allegato riservato alle Asl e ai medici il protocollo comune per la gestione del paziente affetto dal Covid-19 con quando clinico critico da ricoverare nelle Terapie Intensive.
ATTIVITÀ AMBULATORIALI. Il punto integra e corregge le attività ambulatoriali sospese dalla Regione Abruzzo con l’ordinanza del 3 marzo fino al 3 Aprile. Si tratta di un passaggio tecnico che stabilisce come le attività prima gestite da centri ospedalieri e/o specialisti ospedalieri possano essere invece gestire ora dal medico di Medicina Generale che ha in cura l’assistito.
SERD. Per evitare ogni spostamento fisico delle persone in entrata, in uscita e all’interno dei territori i trasferimenti per continuità terapeutica per le dipendenze patologiche dei Serd sono limitati ai casi improcrastinabili.
COMUNITÀ TERAPEUTICHE. Imposte limitazioni alle verifiche degli ospiti e alla loro libera uscita o alle attività all’esterno. Sospese le visite dei familiari e ridotto al massimo l’accesso dei volontari alle strutture. Limitazioni ai nuovi accessi, fatti salvi i casi di comprovata urgenza.
DEFUNTI. Bloccati fino al 3 Aprile tutti i trasferimenti delle salme dalla struttura ospedaliera ove è avvenuto il decesso fino all’abitazione privata, per evitare l’afflusso di persone non controllato in luoghi non idonei.
ESECUZIONE. L’ultimo punto affida ai direttori generali di eseguire e monitorare l’esecuzione delle
misure contenute nell’ordinanza.