TERAMO – (alessandro misson) Allarme altissimo alla Asl di Teramo per un fatto che rischia di mutare il quadro della già preoccupante emergenza Coronavirus nel Teramano: un medico del “Mazzini” di Teramo, un oncologo, è tra i sospetti positivi al Covid-19. Si tratta di un medico aquilano, che al momento è in isolamento nella sua abitazione con febbre ma senza sintomi gravi, ma che nei giorni scorsi ha regolarmente lavorato in prima linea nel reparto di Oncologia del “Mazzini”, trattando anche alcuni pazienti già affetti dal morbo ricoverati in ospedale.
Su di lui è stato eseguito il tampone, il cui risultato per la positività è atteso nelle prossime ore.
In questo momento le autorità sanitarie stanno ricostruendo la geografia dei suoi spostamenti lavorativi e dei suoi contatti, innanzitutto per stabilire se il possibile contagio sia avenuto in corsia oppure all’esterno della struttura sanitaria. In entrambi i casi l’oncologo potrebbe essere entrato in contatto con pazienti deboli o immunodepressi.
La diffusione della notizia ha ovviamente alzato l’allarme nella classe medica dell’azienda sanitaria teramana, concentrando l’attenzione sugli avvertimenti già sollevati dai sindacati e dalle associazioni di medici a livello nazionale per la carenza di presidi Dpi adeguati, della disponibilità di effettuare tamponi sul personale sanitario e l’applicazione delle disposizioni anti-contagio, in particolare su medici, infermieri ed operatori sanitari, i più esposti al contagio e potenzialmente veicolo più pericoloso di diffusione dell’infezione.
L’oncologo del “Mazzini” potrebbe essere il terzo caso di contagio tra il personale sanitario della Asl di Teramo: nei giorni scorsi è risultata positiva una coppia di Pineto, il marito medico all’ospedale di Giulianova e la moglie infermiera all’ospedale di Atri.