CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO – Ancora tre morti, nel giro di poche ore, a Castiglione Messer Raimondo, paesino del Teramano nella zona rossa, considerato la ‘Vo’ d’Abruzzo’, dove si contano 45 casi di Coronavirus su poco più di duemila abitanti, compreso il sindaco Vincenzo D’Ercole.
Con le nuove vittime i decessi salgono a undici, tutti avvenuti negli ultimi dieci giorni. Il paese, martoriato dall’emergenza Covid-19 – è il centro più colpito in Abruzzo in proporzione al numero degli abitanti – è stato inserito in zona rossa. Anche il sindaco, Vincenzo D’Ercole, 30 anni, uno dei più giovani primi cittadini della regione, è positivo ed è in isolamento a casa.
I nuovi decesso riguardano una donna di 86 anni, un uomo di 90 e uno di 51, vittima più giovane registrata in paese. La prima era ricoverata all’ospedale di Teramo, gli altri due in quello di Atri.
"A Vo’, in Veneto, hanno fatto i tamponi a tutti i cittadini. Adesso basta: non ho capito cosa stanno aspettando qui. Bisogna fare i test a tutta la popolazione. La mia non è una polemica, ma un grido disperato. La situazione è tragica". E’ lo sfogo all’Ansa del sindaco di Castiglione Messer Raimondo, Vincenzo D’Ercole. Il primo cittadino, uno dei più giovani d’Abruzzo, dalla sua abitazione, dove è in isolamento perché risultato positivo al Covid-19, sottolinea che "abbiamo avuto anche altri decessi di cittadini con influenza a cui non è stato fatto il tampone" e che "il timore è che i casi positivi siano molti di più di quelli accertati".
Tre, solo nelle ultime ore, i nuovi decessi, a cui se n’è aggiunto un quarto poco fa: si tratta di un 63enne morto nei giorni scorsi, su cui il tampone è stato eseguito solo in seguito alla morte. Il bilancio delle vittime in paese sale così a 12, mentre i casi positivi arrivano a quota 56, su poco più di duemila abitanti. Il paese è considerato la ‘Vo’ d’Abruzzo’, in quanto centro più colpito in regione rispetto al numero degli abitanti.