TERAMO – Come annunciato dal Prefetto Gabriella Patrizii, nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica territoriale, per garantire un supporto nella ripresa delle attività durante la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, sono stati convocati i primi due gruppi di lavoro, il 28 Aprile per il turismo e il 29 Aprile per l’industria. A questi nei prossimi giorni si aggiungeranno altri tre gruppi per l’agroalimentare, il disagio sociale ed abitativo, i lavori pubblici e le infrastrutture.
Sono tutti tavoli di confronto tra imprenditori, sindacalisti ed istituzioni con l’obiettivo di monitorare il contesto che si va determinando nei vari settori produttivi, verificare le eventuali criticità ed individuare le soluzioni.
Un’impostazione voluta dal Prefetto che è stata molto apprezzata da Cgil – Cisl – Uil provinciali anche perché risponde alla richiesta di una cabina di regia provinciale che le stesse organizzazioni sindacali avevano avanzato all’inizio dell’emergenza.
«Di fatto, una stagione sconosciuta, indecifrabile dalla quale emergono grandi e diffusi disagi – si legge in una npota congiunta dei tre segretari sindacali Giovanni Timoteo, Fabio Benintendi e Fabrizio Truono – Incertezze e complessità che ci hanno obbligato a cambiare completamente stile di vita, senza comprendere quando e se si riuscirà a tornare nel normale assetto della convivenza. Un interrogativo che riguarda la vita di tutti i cittadini sul piano sanitario, sociale, economico e lavorativo».
«Il distanziamento sociale, peraltro, pur se inevitabile, rischia di isolare ancora di più le persone più fragili e bisognose della nostra società. Per questo saranno importanti le sinergie che si sapranno generare sui vari tavoli confrontando bisogni, informazioni, competenze, conoscenze dentro una modalità operativa organizzata».
«Tutti vogliamo tornare presto alla normale convivenza ma dobbiamo essere consapevoli che la ripresa sarà graduale e deve rispettare ed osservare puntualmente le misure di sicurezza previste a partire dal protocollo sottoscritto tra Governo e parti sociali lo scorso 24 aprile. Va ricordarto con forza che il primo obiettivo è e resta la salvaguardia della salute individuale e collettiva e la fine del contagio».
«Ma grande impegno deve anche essere rivolto anche al terreno economico e sociale. Sarà necessario una puntuale verifica della reale fruibilità e soprattutto dei tempi di erogazione dei provvedimenti di sostegno del Governo in termini di CIG, di finanziamento alle imprese, al disagio e alla povertà».
«Di volta in volta, andranno sviluppate analisi rapide dei problemi sollecitando pronte azioni di recupero da parte dei diversi organi competenti. Così come sarà importante leggere puntualmente inefficienze e/o inefficacia dei provvedimenti di sostegno in campo e chiedere le opportune correzioni e integrazioni».
«È chiaro che per fornire un apporto tangibile alla ripresa bisogna rendere evidente l’azione delle istituzioni e dei diversi rappresentanti di interesse del territorio. Solo così cittadini e imprese potranno percepire effettivamente la vicinanza delle istituzioni ed avvertire una necessaria e rinnovata fiducia».
«Anche perché quando le persone si trovano ad affrontare problemi primari e non hanno riferimenti credibili, rischiano di essere permeabili alle varie forme di infiltrazioni criminali».
«Il lavoro che si svilupperà sui diversi tavoli potrà realmente aiutare a prevenire anche questi fenomeni. Ma sarà importante anche oltre l’oggi, creando le condizioni per impostare una prospettiva di rilancio economico e sociale più complessiva per la nostra Provincia. Un territorio e una comunità che era già in grande difficoltà per le diverse vicissitudini negative legate alla crisi e ai disastri naturali che si sono succeduti, ma che ha ancora tante energie per ricostruire un futuro con nuove e rinnovate opportunità».
«Auspichiamo che già con la partenza dei primi tavoli si possano inquadrare queste possibilità ed in ogni caso in tale direzione non mancherà il nostro iimpegno convinto e costante».