TERAMO – Il coordinamento del centrodestra cittadino torna a pungolare il sindaco D’Alberto in difesa delle ordinanze della Regione Abruzzo per l’anticipo della Fase 2. Meno polemiche e più azioni, è il mantra del coordinatore Alberto Covelli, che ribadisce al primo cittadino l’inutilità delle polemiche sulla sanità e l’emergenza Coronavirus e chiede maggiore coinvolgimento delle minoranze nelle decisioni dell’amministrazione su temi importanti, come il commercio, il rilancio della città, provvedimenti concreti di sostegno ai cittadini.
POLEMICHE E ISOLAMENTO. «Finalmente abbiamo compreso il motivo dell’allargamento a nove assessori, il massimo consentito, della Giunta D’Alberto. Al Sindaco occorreva cedere alcune delle proprie deleghe così da trovare più tempo da dedicare alle polemiche. Ha dell’incredibile quello che sta accadendo al comune di Teramo, con le opposizioni che vengono sistematicamente richiamate alla collaborazione ed alla maturità ogniqualvolta, legittimamente, nello svolgere il loro ruolo, lamentano carenze nell’attività di governo della città da parte del centrosinistra e, nel mentre, il primo cittadino, invece di proporre ed attuare soluzioni per il nostro territorio si diletta ormai da tempo a polemizzare nei confronti di tutto e tutti, Ruzzo, Asl e da ultimo incredibilmente anche con i vertici regionali».
ORDINANZE DELLA REGIONE. «Nell’ultima polemica, quella nei confronti della Regione, sarebbe curioso sapere cosa il Sindaco non abbia compreso dell’ordinanza del Presidente della Regione e per quale motivo ritenga che venga creata incertezza e confusione tra i cittadini. E i Decreti di Conte allora? Di quelli non si parla perché trattasi di amici politici giallorossi. Del tutto fuori luogo appare il richiamo del Sindaco al fatto che la Regione, nell’elaborare le proprie decisioni, non abbia ritenuto di consultare i Sindaci, che sono solo 305 in Abruzzo. Sarebbe interessante sapere a questo punto se il sindaco pensa di rappresentare solo i sindaci del Pd o anche altri. Appare utile ricordare al sindaco D’Alberto che anche lui non si è confrontato affatto, neanche con il Consiglio Comunale, nella gestione della crisi».
COMMERCIO. «Ribadiamo al Sindaco che sarebbe bene concludere la fase delle polemiche ed iniziare la stagione dell’agire. La nostra Città ha necessità di scelte coraggiose, di manutenzioni, di tutela del commercio, che altrimenti rischia una desertificazione con un pesante riverbero su tutta la nostra comunità, di visibilità ma non quella personale del sindaco derivante dalle polemiche quanto piuttosto quella che merita come Capoluogo di provincia».
SANITÀ. «Avevamo avuto la speranza che il Sindaco stesse invertendo la rotta allorquando, il 22 febbraio, dopo la visita all’Ospedale “Mazzini”, tranquillizzava la cittadinanza affermando che il governo della città stava monitorando costantemente, insieme alla NOSTRA Asl, la situazione; sempre il Sindaco, aggiungeva che erano pronti ad ogni evenienza. Cos’è successo dopo? Alla prima difficoltà, comunque fisiologica vista la situazione nazionale, la Asl non era più di tutti? La proposizione “come istituzione, insieme alla nostra Asl, stiamo costantemente monitorando la situazione e siamo pronti a ogni evenienza per mettere in campo tutte le azioni richieste a tutela della nostra popolazione” è diventata al singolare?»
ESEMPI VICINI. «Vede Sindaco, in questi due mesi molti cittadini hanno invidiato le amministrazioni di Giulianova e Campli, ma un altro esempio ci viene da Atri: il Sindaco Ferretti, nel mese di marzo si è prontamente attivato segnalando alla Asl e pure a Lei come presidente del comitato ristretto tutte le necessità, procedure e sicurezze necessarie presso l’ospedale di Atri; ha fatto e non ha detto, ed i risultati sono evidenti. Proprio il contrario di quello che succede a Teramo».