PESCARA – Incuranti della quarantena, confezionavano panetti d’eroina da mezzo chilo per i rifornimenti durante l’emergenza Coronavirus, moltiplicando i profitti grazie alla scarsità di prodotto e aell’elevata richiesta.
Scoperto un laboratorio di droga a Montesilvano dove sono stati sequestrati 34 chilogrammi di eroina e arrestati due albanesi incensurati, Alfred Tusha e Leonard Spahiu, rispettivamente di 28 e 40 anni: si tratta del più grande sequestro di stupefacente avvenuto in Abruzzo negli ultimi anni.
E’ il bilancio di una operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Chieti, in collaborazione con quelli di Pescara, a conclusione di indagini partite da Chieti e da Francavilla al Mare. Secondo i carabinieri nel laboratorio la droga veniva suddivisa in panetti da mezzo chilo, per essere avviata alla distribuzione al dettaglio sul mercato abruzzese.
I due albanesi, rinchiusi nel carcere di Pescara, sono accusati di traffico internazionale ed illecita detenzione di stupefacenti. La droga sequestrata se immessa sul mercato, avrebbe fruttato due milioni di euro, anche in relazione alla circostanza che, a seguito della ”quarantena”, la richiesta è aumentata e il prezzo è lievitato.