La consigliera ‘dissidente’ stimola il primo cittadino ad essere concreto: Cona, La Torre e sicurezza scuole
TERAMO – Avviare una fase di amministrazione concreta. E’ quanto chiede al sindaco Gianguido D’Alberto la consigliera comunale ex Pd ed ex Podemos, Francesca Chiara di Timoteo, la cui voce critica va ad aggiungersi allle esternazioni (seguite da chiarimento) di Emiliano Carginari e di Massimo Speca.
“È arrivato il momento di capire che la macchina amministrativa arranca, che non decide e che è ferma solo ai buoni propositi. Gli uffici, vuoi per mancanza di personale, vuoi per carenza di specifiche professionalità a fronte dell’evolversi della legislazione , sono sempre meno efficaci a raggiungere gli obiettivi politici programmati. La situazione di blocco è ampiamente percepita dai cittadini ma anche dagli operatori economici ed artigianali – dice la Di Timoteo -“.
Secondo la consigliera ex Pd ed ex Podemos, il Sindaco D’Alberto, “mal consigliato da qualche politico dell’ultima ora“, forse non si è reso conto “che il Comune di Teramo, nonché capoluogo di Provincia, nell’espressione della sua maggioranza di governo è ormai fuori dalla gestione dei cosiddetti “luoghi territoriali” come il Ruzzo o il Bim tanto per citarne alcuni“.
Al primo cittadino l’invito a non comportarsi come il suo predecessore Brucchi, quando lo accusava di essere ostaggio dei ‘capibastone’: “Non ripeta gli stessi errori del passato ed essere Lei stesso ostaggio della propria maggioranza. Non cada nel fango di una politica fatta solo di posti di visibilità, d’inconcludenti tavoli operativi e di portare la Giunta a nove componenti come ha sempre criticato e che poi ha fatto. Credo che basti e avanzi. I cittadini Le hanno dato un mandato diverso cioè quello di affrontare celermente i problemi e risolverli“.
Tra gli obiettivi mancati, ma urgentemente da affrontare, Francesca Di Timoteo indica in particolare il Contratto di quartiere della Cona e il progetto della Discarica ‘La Torre’ o la messa in sicurezza delle scuole: “Invece di ‘farsi tirare per la giacca’ – conclude la consigliera – li porti in Consiglio Comunale: io credo che tutti i Consiglieri saranno ben lieti di votare questo documento a patto che per ogni progetto e/o programma ci siano tempi certi e che gli stessi argomenti costituiscano ,con una delibera di Giunta, l’assegnazione degli obiettivi da affidare ai Dirigenti e ai funzionari dei Settori di riferimento e che essi successivamente dovranno costituire elementi di valutazione“.