Il ‘patron’ Iachini: “Se non mi lasceranno solo farò un grande Teramo”

Nel giorno del bilancio, appello a sindaco, presidente Provincia e imprenditori: in ballo la serie C d’Elite (fino al sesto posto) o i dilettanti INTERVISTA

TERAMO – “Oggi ci troviamo di fronte ad un bivio, con una deadline fissata al prossimo 31 agosto: se non verrò lasciato solo dal Sindaco, dal Presidente della Provincia e dal tessuto imprenditoriale, sono pronto a fare la mia parte per costruire una rosa importante”, capace di lottare almeno per il sesto posto utile per entrare nella prossima Serie C Elite. Altrimenti, “il mio impegno economico dovrà necessariamente essere ridimensionato, anche per non togliere ulteriori risorse alla mia famiglia. Capisco la crisi economica, ma ci sono tanti imprenditori che potrebbero offrire un loro prezioso contributo, per far diventare Teramo un punto di riferimento in Abruzzo” e nel calcio nazionale.

Il presidente del Teramo calcio, Franco Iachini, ha tracciato il bilancio della sua prima stagione alla guida della società biancorossa, tranquillizzando la tifoseria sulla prosecuzione della sua esperienza anche per la prossima stagione, ma fissando dei paletti e dicendo chiaramente quanto potrà fare, per evitare false illusioni e mettere dinanzi alle proprie responsabilità gli attori pubblici e non del tessuto sociale cittadino.

Con la paventata riforma in atto, abbiamo un’occasione unica per rientrare nella futura Serie C d’Elite, potendo disporre di organizzazione, infrastrutture ed una buona intelaiatura di squadra che, con qualche innesto mirato, possa darci grandi soddisfazioni. Sono disponibile ad andare avanti, ma a determinate condizioni. Le istituzioni non mi hanno sostenuto in questo primo anno“, ha aggiunto il presidente, ricordando anche che pende come una spada di Damocle la situazione stadio Bonolis, la cui gestione non è stata ancora trasferita formalmente alla sua società.

È stata un’annata molto intensa, abbiamo rifondato la società partendo dai capisaldi, con la volontà di poter avere la gestione immediata dello stadio ‘Bonolis’, obiettivo purtroppo ancora non raggiunto perché arenatosi nelle sabbie mobili dell’amministrazione, nonostante la documentazione fosse stata richiesta lo scorso gennaio. L’auspicio è quello di mettere, nel più breve tempo possibile, un punto fermo nel subentro di un impianto completamente riammodernato, avendogli ridonato stile, immagine ed un’efficienza adeguata al reale patrimonio della città di Teramo. Nel momento in cui avremo completamente e ufficialmente in mano la gestione dello stadio, faremo un ulteriore passo avanti a livello d’investimenti, realizzandovi la sede del club”.

Il patron biancorosso, nel tracciare il bilancio, ha indicato i numeri di una stagione ricca di investimenti: “Ad oggi, dalla prima squadra alla Scuola Calcio, sono circa 600 le unità che gravitano nella Teramo Calcio, abbastanza per comprendere che non è soltanto una società sportiva, ma una vera e propria azienda con una forte vocazione all’organizzazione ed alla programmazione“.

Sono i numeri che raccontano l’annata trascorsa, “partendo dal record di abbonamenti, il secondo dato nella storia del club (1.064 tessere, ndr), con un incremento del 176% rispetto alla stagione passata ed il terzo assoluto in termini di presenze medie negli ultimi trent’anni (2.470, ndr), con un +91% rispetto a dodici mesi fa – ha aggiunto Iachini -. Sul campo, poi, abbiamo centrato l’ottavo miglior piazzamento nell’ultracentenaria storia a tinte biancorosse, tornando a disputare un playoff per la Serie B a distanza di 17 anni dall’ultima occasione.
Al momento del lockdown, poi, i nostri team giovanili partecipanti ai campionati nazionali erano tutti nei playoff, un ottimo auspicio nell’anniversario dei 40 anni dall’unico titolo nazionale giovanile con la Berretti. Sono dati che rappresentano un’ottima base di partenza per un imprenditore non avvezzo al mondo del calcio, ma che ha deciso d’investire tanto pur con un basso ritorno economico, con il fine di fornire uno sprint alla comunità teramana, per valorizzare il nome della città di Teramo in Abruzzo e non solo“.