L’assessore Stefania Di Padova illustra gli obiettivi di un conto preventivo ‘coraggioso e del rilancio‘
TERAMO – Sono quattro i ‘regali’ che l’amministrazione comunale fa e si fa con il bilancio 2019, approvato in giunta e pronto all’esame dell’aula del Consiglio: un milione di euro di ‘sgravio’ sulla Tari per i commercianti, 1,4 milioni di euro per gli asfalti e 400mila per il verde, la distribuzione dei contributi alle attività culturali.
“Sono quattro obiettivi che ci siamo posti e su cui la giunta, tutta insieme, ha lavorato per trovare la giusta quadratura – ha detto l’assessore al bilancio Stefania Di Padova -: le strade e il verde sono il biglietto da visita della città, Teramo deve tornare a diventare città della cultura, e i commercianti dovevano ricevere un aiuto dopo la chiusura per il Covid: per la prima volta, dopo tanti anni, è stata stanziata una somma per venire incontro in maniera puntuale ai danni sotto forma tributaria subìti dai titolari di attività e che eviti il gravame sulle utenze domestiche. Abbiamo stilato un elenco di attività secondo il codice Ateco, abbiamo calcolato i giorni di chiusura dell’attività o in valutato in percentuale lo sconto“.
Novità anche per il campo sportivo di San Nicolò: sarà contratto un muto con il Credito Sportivo, a cui bisognerà restituire solo la quota capitale in 20 anni.
“E’ un bilancio che ha grande coraggio e che è capace di leggere le grandi emergenze che purtroppo il nostro territorio sta vivendo e dare le risposte – dice il sindaco D’Alberto -. E’ il bilancio del rilancio: abbiamo previsto risorse importantissime per le manutenzioni con particolare riguardo alle frazioni, tuteliamo il sociale e lo valorizziamo, abbattiamo la pressione tributaria sia per l’Imu e sulla Tari con questo milione che attutisce l’impatto dell’emergenza Covid. Dimostra la capacità di tenuta nonostante ancora restino alcune difficoltà e bisogna ridurre costi ancora importanti e inutili, interviene sul territorio e per il rilancio e rivitalizzazione della città: ha capacità di dare risposte sulle emergenze e soprattutto di disegnare quello che Teramo è e deve tornare ad essere, città capoluogo di provincia che ha potenzialità straordinarie purtroppo inespresse“.