Prende la direzione Pescara-Chieti. L’elogio del sindaco D’Alberto e il saluto alla Salvatore della Fondazione Tercas
TERAMO – “Lascio non senza un pizzico di amarezza perché qui lascio una squadra di collaboratori preparati e competenti e poi perché ho cominciato con questa amministrazione con cui ci siamo confrontati non senza dialettica ma sicuramente con tanta voglia di fare e di risolvere. E abbiamo talmente risolto che presto Teramo vedrà l’inizio dei lavori al teatro romano, il progetto della cittadella della cultura nell’ex manicomio sulla strada dell’approvazione del primo preliminare e portiamo a casa anche quello del nuovo studentato nell’ex rettorato…“. Era partita con il carattere di una ‘donna di ferro’, tre anni fa, Rosaria Mencarelli, Sovrintendente d’Abruzzo all’archeologia, belle arti e paesaggio. Oggi che lascia, dopo lo ‘sdoppiamento regionale’, per guidare la Soprintendenza per le province di Chieti e Pescara, se ne disegna un profilo di dirigente pubblica diventata, nel Teramano, una valida interlocutrice ‘sintonizzata’ sul recupero non ingabbiato dei tesori del patrimonio culturale e storico. Lo ha confermato anche il sindaco Gianguido D’Alberto a margine della conferenza stampa che ha illustrato i lavori di restauro dei mosaici di largo Madonna delle Grazie a Teramo.
La Mencarelli, ringraziando tutti, ha sottolineato anche la particolare sintonia stretta con Enrica Salvatore, nel suo periodo di presidenza della Fondazione Tercas (oggi è ancora nel Consiglio di indirizzo), “una donna senza la cui sensibilità e senza le scommesse che ha voluto fare sulla cultura della città, questo (il recupero dei mosaici, ndr) non sarebbe stato“. Fondazione Tercas e Fondazione Cingoli fondamentali nel rapporto tra il pubblico e il privato per recuperare al prestigio tesori archeologici di cui Teramo è ricca.
Ha parlato di una stagione felice, il sindaco D’Alberto, salutando la Sovrintendente, ricordando che il rapporto costante e cordiale con lei ha consentito “di sbloccare la procedura del teatro romano e di portare a fine agosto, molto probabilmente, a un risultato epocale quale l’acquisizione dei Palazzi Salvoni e Adamoli, di sbloccare la procedura per l’ex manicomio, la conclusione rapida del percorso relativo alla residenza universitaria. Non ci sarebbe stato l’accordo con la Fondazione Tercas e la Soprintendenza per il recupero del Mosaico del Leone che: in sintesi non ci sarebbe stato il futuro della nostra città, che abbiamo costruito alimentato valorizzato ciò che Teramo rappresenta e in questa direzione dobbiamo andare avanti“.