I carabinieri di Pineto trovano altre parte della refurtiva e un arsenale, oltre a materiali rubati in un mobilificio e in un pub
PINETO – Non poteva aver compiuto da solo il furto di materiali dall’azienda in cui lavorava: il quantitativo che i carabinieri avevano rinvenuto nella sua abitazione era inferiore rispetto a quello trafugato, secondo quanto riferito dal titolare dell’azienda. E’ così le indagini dei carabinieri di Pineto non si sono fermate dopo l’arresto di N.P., 43enne di Atri, scoperto casualmente dopo un controllo stradale e sorpreso con dello stupefacente: nella perquisizione a casa, i militari trovarono igienizzanti e sanitizzanti per circa 5mila euro, scomparsi dalla ditta in cui l’uomo lavorava.
Era la fine dello scorso mese di luglio. Il lavoro investigativo ha portato a confermare i sospetti: con N.P. aveva agito un complice. Si tratta di un carrozziere, S.M., 47enne di Pineto. Nel pomeriggio di oggi, i carabinieri di Pineto, hanno quindi proceduto ad una perquisizione presso l’officina del carrozziere e qui hanno trovato un ingente quantitativo di imballaggi contenenti le sostanze igienizzanti derubare, per un valore complessivo di oltre 50mila euro. Sono stati inoltre trovati mobili, sanitari e complementi d’arredo in parte rubati da una villa di Notaresco e da un mobilificio, nonché numerose bevande alcoliche asportate da un pub di Pineto.
Il carrozziere, inoltre, deteneva armi non denunciate, in particolare due carabine, di cui una ad aria compressa, munizionamento di armi da guerra, una pistola semiautomatica non funzionante ma priva del tappo rosso: quest’ultima è stata sequestrata ed affidata agli esami balistici.
Anche ll carrozziere ha seguito lo stesso destino del complice: è stato arrestato per la detenzione illecita delle armi e del munizionamento, mentre per la refurtiva è stato denunciato per ricettazione: è stato accompagnato in carcere, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo.