Drammatico salvataggio in quota sul Corno Grande: recuperati con l’elicottero del 118 e Cnsas. Un altro escursionista salvato sulla parete orietnale
PIETRACAMELA – Un alpinista originario di Bari di 31 anni, che si stava arrampicando sul ‘Paretone’ del Corno Grande, ha perso una presa attorno a quota 2.600 metri, lungo il terzo pilastro, ed è precipitato lungo la ripida parete rocciosa per 20 metri. Ad arrestare la sua corsa e a salvargli sicuramente la vita è stata la presenza di altre prese lungo la parere rocciosa di 1.500 metri, a cui il giovane escursionista si è aggrappato: decisivo anche l’intervento dell’amico che stava scalando con lui, che ha retto la corda e ha allertato il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo.
Sul posto sono intervenute subito due squadre di terra, trasferite in quota a bordo di due elicotteri del 118, decollati uno da L’Aquila e l’altro da Pescara: il recupero dei due alpinisti pugliesi da parte dei tecnici del Soccorso Alpino e del pilota del 118 è stato particolarmente difficoltoso: il pilota ha accostato il velivolo alla roccia, consentendo ai tecnici di calarsi lungo la parete ed effettuare il recupero.
Escoriazioni profonde per l’alpinista precipitato e abrasione ad entrambe le mani per l’amico, a causa della presa della fune con cui ha sorretto il compagno. Entrambi sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di L’Aquila.
E’ precipitato invece all’incirca per una decina di metri sulla parete orientale del Corno Grande, un ragazzo di 36 anni di origini ungheresi e residente a Potenza Picena (Macerata). Anche lui si trovava con un amico coetaneo: lungo il tratto Alletto Gravino, anche lui ha perso una presa da primo di cordata cadendo e battendo contro la parete rocciosa. Ha riportato un grave trauma toracico. E’ stato trasferito all’Ospedale di Teramo.