Nel Paese di origine dell’autista di bus e della fidanzata non credono alla caduta dagli scogli
MARTINSICURO – C’è anche una inchiesta della magistratura ceca sulla morte dei due connazionali, la 17enne Marketa Adamcova e il fidanzato di 40 anni Tomas Cerveny. A differenza di quella ascolana, la magistratura ceca non crederebbe all’ipotesi di una caduta dagli scogli della coppia in vacanza a Martinsicuro, soprattutto perché l’uomo viene considerato un esperto sommozzatore, da ex militare qual era: fonti del suo Paese, raccolte dai quotidiani locali, riferiscono di costanti allenamenti del 40enne con immersioni in acqua e nuotate anche per chilometri nella zona di Litomerice, la città di cui le due vittime sono originarie. Insomma sono tanti i dubbi che circondano la scomparsa di questi due fidanzati, annegati nella zona della Sentina di Porto d’Ascoli e i cui cadaveri sono stati rinvenuti a decine di chilometri di distanza, tra la foce del fiume Tronto la ragazza e il porto di Giulianova il 40enne autista di bus di linea.
Sull’identità non c’è però ancora certezza ufficiale. Gli esperti sono al lavoro per la comparazione del codice genetico dopo il prelievo dei campioni su entrambe le salme: il corpo di Cerveny era in un tale stato di decomposizione che l’autopsia non è stata utile per chiarire la causa del decesso. Resta comunque in piedi anche l’ipotesi di un investimento da parte di un natante mentre i due stavano nuotando.