Il primo giorno parte dalla Fornaci Cona: mascherine e inno d’Italia e un percorso di accoglienza
TERAMO – Non è un’apertura in affanno, dopo lo slittamento di una settimana per via anche della concomitanza con il referendum, ma l’avvio dell’anno scolastico “è al limite delle condizioni. Però la risposta delle componenti è stata buona – ha detto l’assessore regionale Piero Fioretti, intervenuto all’inaugurazione della ripresa alla scuola Fornaci Cona dell’Istituto comprensivo 5 di Teramo -, a partire dalle amministrazioni, ai dirigenti, ai docenti, ai genitori”.
“Speriamo che tutto l’anno scolastico possa essere tutto in presenza e con la giusta attenzione nei confronti del profitto dei giovani studenti, perché non scordiamolo, i protagonisti sono i ragazzi, la scuola è loro – ha aggiunto Fioretti -“. Condivide l’assessore regionale che questa nuova esperienza scolastica sia stress test importante per capire anche l’andamento dei nuovi contagi: “Certo non scordiamo che questi ragazzi vengono accompagnati in larga parte dai genitori – dice Fioretti -, gireranno in determinate fasce orarie tante persone che si incrociano e anche questo potrebbe portare all’emersione di situazioni critiche. Ma noi in Abruzzo abbiamo spinto molto e vogliamo essere più fiduciosi delle persone che devono usare mascherine e accorgimenti come tutti consigliano”.
Ascolta l’assessore regionale Piero Fioretti:
Il sindaco Gianguido D’Alberto proprio in mattinata ha lanciato un appello soprattutto agli studenti, affinché questa riapertura li veda protagonisti in positivo sia nel senso di responsabilità che in qualità di ‘educatori’: “Dobbiamo superare questa fase tutti insieme, sentendoci tutti responsabili – ha detto alla Fornaci -. Molto dipenderà dal comportamento di ciascuno di loro studenti, che in questo mesi hanno imparato ad esssere non solo discenti ma anche educatori”.
Ma c’è preoccupazione. Cosa si sente di dire il sindaco ai genitori? “Voglio mandare un messaggio rassicurante. Il sistema istituzionale c’è, ha previsto tutti i percorsi e la sicurezza: le famiglie sono centrali in questo, l’anello più significativo. Da come sapremo gestire, nel rapporto tra famiglie e istituzioni, le criticità, dipenderà molto dell’attività didattica”.
Ascolta il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto