Sono 161 i positivi, il 3,5% della popolazione: come a Castiglione in primavera
TERAMO – Cinque medici in più per arrivare a 34 e poter aprire un’altra Usca, la sesta sulle sei previste, nel distretto di Montorio, che possa ‘servire’ l’entroterra e dare una risposta ad un’area dalla quale arriva una grande richiesta di tamponi e il tracciamento.
E’ il programma della Asl di Teramo per far fronte a una emergenza che soprattutto nella zona da Montorio a Isola del Gran Sasso si sta facendo preoccupante, per numero di positivi e l’incidenza percentuale di questi sulla popolazione residente.
Proprio oggi infatti il neo sindaco di Isola, Andrea Ianni ha ipotizzato il rischio di una zona rossa: “Per ora no, ma siamo molto vicini”. Ianni conferma tutte le preoccupazioni sull’espandersi del Covid nel centro teramano. “Dall’inizio di ottobre abbiamo fatto 560 tamponi su un paese di poco più di 4.500 abitanti e la paura è evidente. Sto dando a tutti i cittadini la raccomandazione di rispettare le regole, tipo quelle di marzo, altrimenti sarà inevitabile la chiusura – conferma -. Devo salvaguardare i più deboli. Il Dpcm? Qui siamo di fatto già in lockdown, ma non è sufficiente, serve di più”.
Centosessantuno casi di Coronavirus su 4.630 abitanti: vale a dire che il 3,5% della popolazione ha contratto il Covid-19. Succede a Isola del Gran Sasso. Il dato si avvicina a quello di Castiglione Messer Raimondo, nella Val Fino, a lungo inserito in zona rossa in primavera: considerata la località dei record dell’emergenza in Abruzzo, si stima che lì il 3,6% degli abitanti abbia contratto il virus.
L’impennata dei contagi a Isola del Gran Sasso riguarda esclusivamente il mese di ottobre. A settembre si è registrato un solo caso. Ben 58 i contagi accertati nelle ultime ore, che portano il totale a 161 dal primo ottobre ad oggi. Diverse le età dei malati, segno di come il virus stia circolando in modo trasversale tra i cittadini. Vi sono anche 12 pazienti che hanno meno di 19 anni