Dopo i casi Filipponi e Zaina, il sindaco decide anche di mandare quasi tutti in smart working
TERAMO – Il Covid colpisce anche il comune di Teramo. Dopo i tre positivi tra polizia locale (tra i quali il comandante Franco Zaina) e ufficio tecnico, il numero è salito a cinque complessivi perché oltre a un dipendente del Suap, oggi anche l’assessore comunale alle attività produttive Antonio Filipponi ha annunciato la sua positività al coronavirus. Questo ha fatto sì che il sindaco Gianguido D’Alberto disponesse non solo la chiusura di tutto il primo piano degli uffici delle attività produttive nella sede comunale di via della Banca, ma anche la sanificazione di questo edificio e della sede principale del Comune, in via Carducci.
In giornata anche l’assessore alla cultura, Andrea Core, che è stato più degli altri in contatto con il collega Filipponi, ha deciso di mettersi in isolamento volontario: nelle prossime ore anche lui, come tutti gli altri componenti della giunta e i dirigenti, assieme ai loro contatti più stretti, saranno sottoposti a tampone. Test che potrebbe essere esteso nei prossimi giorni anche a tutti e 300 i dipendenti comunali. Nel frattempo, dopo una conferenza dei servizi con i dirigenti, il sindaco ha autorizzato lo smart working per i dipendenti comunali non solo degli assessorati coinvolti, ma anche per tutti quelli dei servizi non essenziali. Sarà infine rivisto l’orario dell’apertura degli uffici comunali al pubblico.