Sotto ai portici dell’ex Banco di Napoli intere generazioni hanno fatto il primo ‘buco’ alle orecchie
TERAMO – Chi non ha passato il tempo a ‘sbirciare’ tra le decine di poster fuori del negozio o che non è entrato almeno una volta per curiosare tra gli scaffali con centinaia di orecchini, collanine, oggetti delle più svariate tipologie o per farsi il primo buco ai lobi delle orecchie? E’ ‘LB’, non si può sbagliare.
Il negozio cult degli anni ’70-’80 a Teramo chiude. Livio Bandini, il titolare dalle cui iniziali il negozio di bigiotteria ha preso il nome, passa la mano, dopo oltre 50 anni di attività, dal lontano 1969. E’ il secondo doloroso, e stavolta però definitivo, passaggio di questo storico riferimento del commercio cittadino, dopo il ‘trasloco’ dalla originaria sede dei portici dell’ex Banco di Napoli, a via Comi.
A spingere il signor Bandini al pensionamento del marchio LB, un pò gli anni, un pò la dipartita della cara moglie Liliana Scartozzi, con cui ha condiviso tutti questi anni di fiorente attività commerciale, ma soprattutto le nuove disposizioni dello Stato in materiale fiscale. Il passaggio alle transazioni elettroniche, al cashback, alla modernità che oggi vuole meno denaro contante in giro. Bandini non ha voglia di adeguarsi, il sistema per lui è diventato complicato e soprattutto poco concepibile. E Teramo dirà addio ad un’altra fetta di teramanità.
Ascolta l’intervista a Livio Bandini andata in onda al tg di R115.