L’attività trasferita da Giulianova a Mosciano: sequestrati 4 chili di stupefacente
MOSCIANO – Sette arresti su ordinanza di custodia cautelare, un ottavo in flagranza di reato durante la perquisizione della sua abitazione, oltre 4 chili di marijuana – ma anche eroina e cocaina – sequestrati, per un volume di affari di 50mila euro in poche settimane.
Spostata da Giulianova Paese a Marina di Mosciano, l’attività illecita di spaccio della famiglia rom è proseguita con floridi incassi, gestita da una nuova palazzina dove abitavano cinque dei sette indagati, e che sfruttava perfino i minorenni di famiglia, usati come ‘cavalli’ per la consegna delle dosi.
Sessanta i carabinieri del Comando provinciale di Teramo impegnati nell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare – tre delle quali ai domiciliari e 2 di queste con braccialetto elettronico -, assistiti dai nuclei cinofili di Bari, Napoli e Chieti. Al vertice dell’organizzazione due storici personaggi rom di Giulianova, Achille Di Rocco e Pasqualina Spinelli, moglie e marito, detenuti ai domiciliari ma tranquillamente impegnati a gestire il traffico con i parenti. L’indagine, denominata ‘take away’, ‘da asporto’, ha messo a nudo quanto fosse cinica l’organizzazione, capace di tagliare le dosi per due terzi con concime spedito dall’Olanda, incurante della sua tossicità e di arrivare a terrorizzare un tossicodipendente che si era indebitato di 9.000 euro per acquistare la droga.