L’appello al ministro della Salute parte dal sindaco D’Alberto e dal vice Cavallari
TERAMO – E’ uno dei ‘bug’ della campagna vaccinale svolta dai primi di gennaio: nessuno ha valutato la necessità di dare priorità ai volontari della Protezione Civile e delle associazione di assistenti, che nell’era anti-Covid hanno portato un notevole contributo nell’assistenza, vivendo la pandemia in prima fila.
Adesso la richiesta in questo senso arriva dal Comune di Teramo ed è indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza. Il sindaco Gianguido D’Alberto e il vicesindaco con delega alla Protezione Civile, Giovanni Cavallari, chiedono di “estendere al più presto la campagna vaccinale anche ai volontari della Protezione Civile e di altre associazioni di assistenza. Appare infatti in tutta la sua paradossale evidenza che, ad un mese dall’inizio della campagna vaccinale italiana, ancora non siano compresi nella programmazione delle attività, i volontari che si adoperano in prima fila quotidianamente, così come invece accaduto per altre categorie che giustamente sono già state vaccinate“.
La sollecitazione degli amministratori teramani parte dalla inequivocabile evidenza di come il contributo fornito dai volontari della Protezione Civile e di altre associazioni di assistenza durante l’emergenza Covid nel nostro Paese, porti gli stessi ad intervenire spesso proprio nelle aree più colpite dalla diffusione del contagio, mettendo a rischio la propria salute, quella dei familiari e di tutti coloro che comunque con essi entrano in contatto.