In ospedale ricoverati tre under 40 in condizioni serie. Finora vaccinate 38.000 persone. Adesso priorità a disabili e fragili
TERAMO – Anche la provincia di Teramo è in piena terza ondata e i dati che emergono dai ricoveri all’ospedale Mazzini ma anche ad Atri, è che il Covid sta colpendo non più persone anziane ma le categorie produttive, ovvero pazienti tra i 50 e i 60 anni. In particolare, è da prendere in grande considerazione il ricovero di tre pazienti sotto ai 40 anni con polmonite bilaterale, aspetto completamente sconosciuto finora.
Secondo il coordinatore Covid della Asl di Teramo, Francesco Delle Monache, la vaccinazione è l’unica via d’uscita da questa grave situazione di pressione del virus, ma nel contempo c’è il problema della carenza di dosi vaccinali.
Lo ha ribadito anche il referente regionale dell’organizzazione della campagna vaccinale, Maurizio Brucchi: “Si guarda al 1° aprile come la giornata in cui aumenterà la consegne delle dosi di vaccino Pfizer: è indubbio che questo, il numero delle dosi, oltre al personale sanitario, è il nocciolo del problema“.
Da questo dipenderà la seconda fase delle vaccinazioni, con la priorità ai disabili e ai fragili. Finora il totale delle persone che hanno ricevuto la dose di vaccino in provincia di Teramo è di 38.000.
“Sono cambiate le modalità di vaccinazione – ha aggiunto Brucchi – dopo i disabili e i fragili si andrà avanti con le fasce di età 70-79, 60-69 e poi sotto ai 60”
Ascolta il coordinatore Covid Francesco Delle Monache e il referente regionale delle vaccinazioni Maurizio Brucchi nei servizi del Tg di R115