Un imprenditore presenta offerta alla vigilia dell’assemblea della Gst su bilancio e vendita di azioni della Provincia
TERAMO – Non c’è soltanto l’approvazione del bilancio della Gran Sasso Teramano all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci di domani in Provincia. C’è anche il futuro della società proprietaria degli impianti e delle strutture dei Prati di Tivo e di Pratoselva, legato intanto all’alienazione delle quote di maggioranza detenute proprio dalla Provincia di Teramo. L’ente ha già dato l’assenso a disfarsi delle azioni, richieste da ben due distinti gruppi di imprenditori, tra i quali anche la teramana Siget storica detentrice della gestione degli ski-lift e delle seggiovie dei Prati, quattro in tutto.
Ma il quadro delle proposte di acquisto delle quote e della gestione degli impianti di risalita potrebbe essere stravolto da un’offerta dell’ultima ora che potrebbe entrare ‘last minute’ al tavolo dell’assemblea, portata dal commissario liquidatore Gabriele Di Natale. E’ quella avanzata da un imprenditore non abruzzese, di cui non si conosce al momento l’identità, che offre una quota molto vicina al valore delle proprietà all’asta, 1,3 milioni di euro, per diventare unico e nuovo proprietario dell’impiantistica delle due stazioni sciistiche della montagna teramana.
La proposta potrebbe costituire una svolta per lo stallo dei Prati di Tivo e il cronico isolamento di Pratoselva, ancora una volta al palo e non soltanto per l’emergenza Covid che ha bloccato le aperture di tutte le stazioni sciistiche italiane. La quota offerta, che dovrà essere vagliata e probabilmente messa successivamente a bando, sarebbe risolutivo in gran parte anche del monte debiti della Gran Sasso Teramano, in bilico verso un rischioso fallimento. Si tratta di una nuova ipotesi clamorosa, alla vigilia di un’assemblea che si annuncia accesa, con il bilancio che corre sulla brace ardente verso una non scontata approvazione, e che sarà anticipata dall’iniziativa del sindaco di Fano: Luigi Servi lancerà un appello alla coesione istituzionale, per trovare una rapida e definitiva soluzione per il rilancio sia dei Prati di Tivo che di Pratoselva