In prefettura ribadito il rispetto delle regole nei bar e ristoranti. La collaborazione delle associazioni di categoria
TERAMO – I primi giorni di riapertura dei bar e ristoranti, anche in pochi casi, hanno messo in evidenza un rischioso ‘vizio’ che contrasta con le regole impartite per la prevenzione dei contagi Covid: tavoli pieni di clienti, senza il rispetto del distanziamento tra i posti a sedere e soprattutto il numero di persone a sedere consentito.
Adesso però scatteranno controlli rigidi, che punteranno al rispetto assoluto delle regole: nei locali: è tassativo non superare il massimo di 4 persone a tavolo, salvo il caso di persone conviventi, come rispettare il distanziamento tra i tavoli (e nei locali deve essere presente la cartellonistica sulla capienza massima dell’esercizio), e utilizzare i dispositivi di protezione individuale.
E’ quanto ricordato oggi nel corso della riunione della Conferenza provinciale permanente presieduta dal prefetto Angelo de Prisco, che ha visto la partecipazione, oltre che delle componenti istituzionali – vertici delle Forze dell’ordine, Sindaco di Teramo e Provincia di Teramo – anche dei rappresentanti delle associazioni di categoria (Unione Industriali, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato Imprese, Confederazione Nazionale Artigiani).
Le associazioni di categoria hanno garantito piena disponibilità al raccordo con le istituzioni, assicurando di aver già prestato la propria consulenza agli iscritti in ordine alle modifiche normative intervenute.
Quello del rispetto scrupoloso delle regole anti-contagio è ritenuto fondamentale per poter consolidare i risultati positivi delle restrizioni già messe in atto. Per questo, hanno convenuto i partecipanti alla riunione, è importante l’opera di sensibilizzazione avviata dalle associazioni di categoria nei confronti delle imprese iscritte circa il rispetto dei protocolli e linee guida relative all’esercizio delle diverse attività economiche.
“Il Prefetto ha ribadito – si legge in una nota della prefettura – come il contenimento del contagio passi in primo luogo dal senso civico e di responsabilità di ciascuno, cui occorre richiamare tutti i cittadini, esprimendo l’auspicio che la festività del primo maggio possa vedere protagonista la Città di Teramo e la relativa provincia anche per le virtù civiche“.