Chiusi i reparti Covid, il 48% della popolazione teramana ha ricevuto già la prima dose. Da giovedì piattaforma aperta per tutte le età
TERAMO – La situazione epidemiologica in provincia di Teramo e in Abruzzo continua a migliorare costantemente. A confermarlo sono i dati sui ricoveri, che nella Asl di Teramo a oggi sono 31 di cui 2 in terapia intensiva. Numeri che hanno permesso alla Asl di chiudere tutti gli altri presidi Covid lasciando in attività solo quello dell’ospedale Mazzini del capoluogo.
“Abbiamo chiuso anche la terapia intensiva Covid – ha spiegato il manager Maurizio Di Giosia – in quanto i due positivi li abbiamo portati in Rianimazione dove sono allocati due posti dedicati, così da evitare dispersione di personale tra i due lotti. Questo ci consentirà di vedere con ottimismo il futuro e cominciare a riaprire anche con più interventi chirurgici l’ospedale di Teramo. Anche il tasso di positività sui tamponi è basso, tanto che già da oggi potevamo essere messi in zona bianca. Ma bisogna sempre tenere alta l’attenzione in quanto, nel momento in cui il tasso di contagio è basso, il minimo aumento potrebbe compromettere il passaggio in zona bianca che dovrebbe avvenire lunedì prossimo“.
Di Giosia ha poi annunciato come da qualche giorno la Asl di Teramo si sia dotata di un laboratorio Covid che sopperisce alle esigenze del territorio e si servirà della collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico, prevalentemente per il sequenziamento delle varianti. Intanto prosegue spedita la campagna vaccinale, con la piattaforma delle Poste che dal 3 giugno sarà aperta a tutte le fasce d’età.
“Noi abbiamo somministrato a oggi 132.560 prime dosi – ha sottolineato il direttore sanitario – considerato che abbiamo circa 36mila under 16 e che la popolazione target è di 270mila persone ciò significa che il 48% della popolazione teramana ha ricevuto la prima dose. Proseguendo con questo ritmo di marcia, a settembre, forse anche qualche prima, raggiungeremo l’immunità di gregge“.