Servono 56.000 dosi addizionali di Pfizer o Moderna per ‘coprire’ chi ha già ricevuto la prima dose del siero di Oxford
TERAMO – Ancora una volta il caso Astrazeneca costringe l’organizzazione degli hub vaccinali a modificare le programmazioni delle somministrazioni. Nel Teramano questo comporta il ricorso a circa 56mila dosi alternative di Pfizer o Moderna, perché coloro che hanno ricevuto la prima dose di Astrazeneca e sono in attesa della seconda, sono circa 56.000.
Il direttore sanitario Maurizio Brucchi confida nella richiesta fatta al commissario nazionale Figliuolo affinché rifornisca l’Abruzzo di queste dosi in più necessarie per completare, con il ricorso alla vaccinazione eterologa, la doppia somministrazione. Ben consapevole, però, che questo ritarderà oltre la data individuata, il raggiungimento della cosiddetta immunità di gregge in Abruzzo.
In ogni caso, laddove il vaccino Astrazeneca è raccomandato, ovvero nella fascia di età 60-69, le persone sono restìe a sottoporsi alla vaccinazione. E’ a loro che Brucchi si rivolge con un appello: “Fidatevi del siero Astrazneca e venite a vaccinarvi”
Guarda l’intervista al direttore sanitario Maurizio Brucchi, andata in onda al Tg di R115