La Sabbatini convocata tra le 35 azzurre. A 22 anni correrà i 1.500 tra le grandi del pianeta. Silvino nel 1972 vinse il bronzo, Pedicone fu a Mosca ’80
TERAMO – La notizia è di quelle che fanno battere il cuore per l’emozione e scorrere anche un brivido di commozione per averla vista crescere e meritare tutto quello che dovrà ancora venire: Gaia Sabbatini è tra le 35 donne azzurre convocate per le Olimpiadi di Tokyo.
Quarantanove anni (anche se l’edizione si chiamerà Tokyo 2020) dopo Anselmo Silvino (che gareggiò sia a Mexico City nel 1968 che a Monaco nel 1972), 41 dopo Vincenzo Pedicone (Mosca 1980), un’altra atleta teramana si misurerà con la maglietta azzurra nella competizione a cinque cerchi. Per questo è un evento e lo è ancor più perchè se allora Anselmo (che vinse la medaglia di bronzo nel sollevamento pesi categoria medi) aveva 27 anni, e Vincenzo Pedicone ne aveva 24, Gaia ne ha appena compiuti 22.
Il nome della Sabbatini (che risplende come quello suo compianto papà Pino) compare nella lista delle convocazioni che nel pomeriggio di oggi Il Direttore tecnico delle squadre nazionali di atletica leggera, Antonio La Torre, ha diramato per i Giochi Olimpici in programma nella capitale giapponese dal 30 luglio all’8 agosto. Della squadra italiana fanno parte 76 atleti, 41 uomini e 35 donne e Gaia (che correrà i 1.500 metri assieme a Federica Del Buono) è una delle 5 atlete delle Fiamme Azzurre.
La sua convocazione era nell’aria, soprattutto dopo la esaltante prestazione dello scorso 10 giugno al Golden Gala di Firenze con quel tempo di 4’04″23, che migliorava il suo primato personale di quasi 4 secondi ma si fermava ad appena 3 centesimi dal pass per le Olimpiadi. Gaia è dentro dunque e questo rende esaltante già da adesso le Olimpiadi per i colori biancorossi oltre che italiani.