Intervista all’arbitro teramano di Serie A che lascia dopo aver diretto 156 match nella massima serie. Si dedicherà all’azienda del padre Silvano
TERAMO – Lascia l’arbitraggio il teramano Gianpaolo Calvarese, dopo trent’anni di attività e 156 partite dirette tra Serie A e Serie B. Una decisione condivisa con la famiglia, sicuramente sofferta, ma consapevole e presa con grande serenità, che ha spiegato nel corso di una intervista rilasciata all’emittente R115.
Calvarese tornerà a tempo pieno al suo lavoro alla Provincia e si potrà dedicare più tempo all’azienda fondata dal padre Silvano, che produce integratori sportivi e si occupa dello studio sulle api: “Arriva un momento in cui si deve prendere una decisione e fare una scelta. Certo mi mancherà l’odore dell’erba di un campo che è sempre lo stesso, quello di San Siro come quello di Poggio Morello dove feci. l’esordio. Ma lo faccio con serenità e senza particolari problemi, lo sport mi ha insegnato i grandi valori della vita e il calcio in particolare ha segnato la mia formazione”.
Un futuro nella Teramo Calcio: “Non c’è niente di vero in quello che ho letto questa mattina. Seguo il Teramo perché è la squadra della mia città, ho stima del presidente Iachini che sta facendo un grande lavoro in mezzo a tante difficoltà che la Lega Pro affronta, conosco i suoi collaboratori e apprezzo il grande lavoro che stanno facendo per la società, ma anche io sono rimasto sorpreso di quanto letto sui siti e quotidiani”.
Guarda l’intervista rilasciata a R115 e andata in onda nel Tg115