Sequenziati da Izs e Università D’Annunzio. La maggior parte riguarda under 30
TERAMO – Aumentano in Abruzzo i casi di Covid-19 riconducibili alla variante Delta, che sta rapidamente sostituendo la Alfa. La prevalenza, secondo le stime, è ormai superiore al 60%, con picchi che raggiungono addirittura il 90%, come nel caso dell’ultima sessione di sequenziamento eseguita dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo.
Tra quelli individuati dalla struttura teramana e quelli emersi dai campionamenti del laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università ‘d’Annunzio’ di Chieti, il totale dei casi dovuti alla Delta raggiunge quota 250.
L’ipotesi, però, è che i numeri reali siano molto più alti: non tutti i campioni positivi, infatti, possono essere sequenziati. Ci sarebbe proprio la variante, d’altronde, all’origine dell’incremento dei casi che nelle ultime settimane si stanno registrando in Abruzzo: 264 i nuovi casi emersi nell’ultima settimana, contro i 208 dei sette giorni precedenti e i 201 di due settimane fa. I contagi, complici le vacanze e le feste estive, stanno interessando soprattutto giovani e giovanissimi: la maggior parte dei nuovi casi riguarda infatti under 30.
L’incidenza settimanale dei contagi per 100.000 abitanti, in aumento, è a 20,5. I numeri più alti si registrano nel Pescarese, dove il parametro è aumentato da 3 a 31 nel giro di due settimane. Restano ottimali, invece, i dati sui ricoveri: il tasso di occupazione dei posti letto è all’1% per le terapie intensive e al 2% per l’area medica.